Fase 2, il 25 aprile scatta l’ordinanza “Liberi Tutti”: Messina torna in Italia

Anche a Messina tornano a valere le leggi dello Stato e della Regione. Ma dovremo aspettare ancora il 25 aprile, giorno in cui Cateno  De Luca, ha stabilito di riallinearsi col resto del Paese, dove nessun ottico è stato mai chiuso, ne i negozi di articoli d’igiene, ne quelli per i vestiti dei bambini. Tantomeno gli esercizi commerciali hanno faticato a rincorrere orari di apertura e chiusura seguendo la guerra delle ordinanze che si è consumata solo a Messina contro il resto delle istituzioni sovraordinate.



Dunque con l’Ordinanza n. 123/2020 pubblicata questa mattina e che entrerà in vigore il 25 Aprile, l’Amministrazione comunale nel recepire tutte le disposizioni del DPCM 10 aprile 2020 e le ordinanze regionali, revoca le limitazioni precedentemente introdotte tramite ordinanze sindacali per rendere effettive ed efficaci le stesse limitazioni.

“Chiariamoci però su una cosa – precisa il Primo cittadino. Questo non significa che dal 25 aprile sarà consentito spostarsi liberamente o che verranno meno tutte le prescrizioni. Ricordo che vale sempre la regola generale secondo la quale gli spostamenti sono consentiti solo per comprovate ragioni di lavoro, di salute e di necessità. Se dunque dovete uscire per fare un acquisto necessario, quale può essere l’acquisto del vestiario per i bambini o per rifornirvi di generi alimentari, potete farlo, ma lo stesso Governo impone che non si sosti all’interno dei negozi per più tempo di quanto strettamente necessario ad eseguire l’acquisto. L’accesso ai locali commerciali e ai mercati  deve essere controllato a cura degli stessi esercenti e degli operatori: non possono verificarsi assembramenti e va rispettata sempre la misura della distanza interpersonale. Bisogna fare utilizzare ai clienti la mascherina e i guanti e mettere a loro disposizione le soluzioni disinfettanti e impedire l’accesso ai clienti che non si proteggono e che non rispettano le norme sanitarie. I locali devono essere puliti con frequenza maggiore ed arieggiati, disinfettando soprattutto le superfici di contatto – tastiere dei computer, touch screen, maniglie, pulsantiere, etc”.

“Abbiamo anche chiarito che i genitori separati – legalmente o di fatto – e divorziati possono spostarsi per andare a trovare i figli e per portarli con sé, secondo gli accordi del Tribunale o degli stessi genitori. Inoltre – sottolinea il Sindaco peloritano –  abbiamo chiarito anche che ci si può spostare per andare a curare l’orto per autoconsumo, anche quando l’orto si trova al di fuori del territorio comunale, recependo le disposizioni regionali. Sul tema della ‘corsetta’ abbiamo più volte chiarito che l’attività motoria di cui parla il Governo non significa andare a correre sulla spiaggia o sul nostro bellissimo lungomare, ma solo sgranchirsi le gambe in prossimità dell’abitazione. Del resto, lo stesso Governo dice che l’attività motoria è ammessa in prossimità dell’abitazione, il che esclude di potere fare una corsetta, o jogging, a meno che non si intenda correre intorno al palazzo di casa”.

 

 

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