“Questa mattina ho visitato il carcere di Messina Gazzi, una realtà importante per la città dello Stretto, per la Sicilia e per l’intero Mezzogiorno. Ho trovato un penitenziario in buone condizioni: celle dignitose e pulite, nessun rischio sovraffollamento, un ambulatorio speciale per ogni reparto. La direzione è ovviamente allertata per intervenire, semmai ce ne fosse il bisogno, in merito all’emergenza Coronavirus. Nel carcere è stato, infatti, allestito un reparto dedicato da utilizzare in caso di contagi per il completo isolamento dei detenuti, ed esternamente è stata collocata una tenda pre-triage per visitare in modo accurato i nuovi ingressi.
Purtroppo la struttura deve fare i conti con una significativa carenza di organico. Per funzionare al meglio Gazzi avrebbe bisogno di altri 50 agenti di polizia penitenziaria. Per di più nel carcere esisteva un reparto di chirurgia funzionante, che dal 2016 risulta – senza una precisa motivazione – dismesso. Un vero peccato per un’eccellenza adesso inutilizzata.
In questo momento, inoltre, per la tranquillità dei detenuti e degli operatori, occorrerebbe avere al più presto i tamponi per stabilire la positività o meno al Covid-19 di eventuali casi sospetti. È assurdo che non siano stati ancora forniti questi fondamentali dispositivi di prevenzione.
In merito a queste tre criticità – carenza di personale, reparto di chirurgia fermo e mancanza di test – mi attiverò nei prossimi giorni per capire i motivi e per trovare soluzioni. Per il resto, il mio sentito ringraziamento e il mio sincero elogio alla direttrice Angela Sciavicco, agli agenti di polizia penitenziaria e a tutto il personale del carcere per il loro prezioso ed efficiente lavoro”.
Così Matilde Siracusano, deputata messinese di Forza Italia.