55 cittadini e 3 movimenti e associazioni (+Europa, Italia Nostra, messinAccomuna) hanno inviato ieri pomeriggio alla Prefettura e per conoscenza al Governo nazionale, al Governo regionale e alla Procura della Repubblica di Messina un esposto affinchè vengano verificate le eventuali reiterate violazioni delle norme sul divieto di assembramento e sulle restrizioni alla mobilità da parte del Sindaco di Messina, Cateno De Luca.
L’esposto sollecita gli organi preposti “affinchè vengano verificate le eventuali reiterate violazioni delle norme sul divieto di assembramento e sulle restrizioni alla mobilità da parte del Sindaco di Messina, Cateno De Luca”.
Il documento stigmatizza alcuni episodi che hanno visto protagonista il sindaco Cateno De Luca, e chiede di accertare se ci siano state violazioni: dal primo “blocco” dello Stretto (che un blocco non era) del 24 marzo, che ha fatto fare a De Luca un enorme balzo nella notorietà fuori da confini cittadini e anche regionali, all’episodio del 6 aprile, con una visita in una famiglia con una persona malata, quindi immunodepressa, per la consegna di un uovo di pasqua, fino ad arrivare agli stessi episodi del 10 aprile, e alla “escalation” dell’11, sabato scorso, al rione Taormina, con tanto di video, foto e polemiche, per arrivare ad una messa estemporanea sul tetto del Don Orione, “vietata dalle attuali normative”, scrivono.