di Luana Spanò – Nella lunga diretta di oggi, il sindaco di Lipari torna sulla questione buoni: “Se non avevate i requisiti e ve ne siete accorti dopo aver presentato la domanda, restituite i buoni, chiarite l’errore anche solo con una mail. Ma fatelo adesso! Chi ha compilato erroneamente la domanda e ha ricevuto i buoni, è consigliato di non spenderli e restituirli. Non ho nessuna intenzione di sprecare un solo euro di quel bonus, se non destinandolo a chi davvero ne necessita”. Il primo cittadino ci tiene ad informare la popolazione che, seppur in questa fase, per accelerare i tempi sono state accolte la stragrande maggioranza delle domande, i controlli saranno effettuati a breve e chiunque avrà dichiarato il falso dovrà risponderne penalmente. Dei rumors ci fanno sapere che alcune famiglie, in attesa che sia evasa anche la propria domanda, trovano sostentamento alimentare presso la Caritas. Avanzare una richiesta per ciò di cui non si necessita, toglie precedenza a chi versa in condizione di bisogno.
Lipari è stato uno dei primi Comuni a iniziare la distribuzione dei buoni. Tantissime le richieste presentate in relazione al numero degli abitanti, 770 solo nei primi tre giorni dall’apertura del bando, 900 domande in totale. Questo anche a causa dei requisiti, sicuramente poco restrittivi in considerazione della particolarità dell’economia eoliana che vede nel turismo estivo la maggiore fonte di sostentamento. Potevano presentare la domanda tutti coloro che avevano reddito pari a zero, tutti i nuclei familiari composti da almeno 3 persone con reddito non superiore, nel mese di marzo, ad € 600,00 e i nuclei composti da una sola persona con un reddito non superiore, nel mese di marzo, ad € 600,00, ma che risiedevano in un’abitazione condotta in locazione. Tutti coloro che versavano in condizioni di indigenza, da verificare in seguito con i Servizi Sociali.
Il sindaco Marco Giorgianni conclude: “Al di là dei valori morali di ognuno di noi, ci sono anche gli aspetti giuridici che sicuramente saranno vagliati. Correte ai ripari! A breve verifiche da parte della Guardia di Finanza sul reddito dichiarato”.