Padre Francesco Gullo scrive dall’A.O. Papardo per le festività pasquali

Carissimi, quest’anno la celebrazione di PASQUA ci coglie in una situazione di emergenza generale e pone alla nostra sensibilità umana e cristiana grande angoscia e grosse domande che ci toccano profondamente sul senso dell’esistenza e della fede cristiana.” Inizia così la lettera che padre Francesco Gullo, sacerdote interno all’Azienda Ospedaliera Papardo, rivolge ai direttori, ai medici, al personale e ai degenti della struttura:

Dall’inizio del mese di marzo, soprattutto, quotidianamente, ho pregato per voi e le vostre famiglie, per i malati degenti in questa struttura sanitaria, perchè il Signore Gesù, con l’intercessione di Santa Maria della Salute, che veneriamo nella nostra Cappella, ci proteggesse tutti dal terribile contagio e ci desse la forza ed il coraggio della solidarietà umana e cristiana.”

Un riferimento viene infine rivolto alle celebrazioni pasquali “che farò, senza concorso di popolo come previsto dalle indicazioni governative ed ecclesiali, vi affiderò all’amore e alla benevolenza di Dio Padre, Figlio e Spirito Santo.”

Conclude Padre Francesco, invitando i fedeli dell’Ospedale i quali non potranno usufruire della funzione religiosa, che basterà pregare e chiedere perdono per i peccati anche gravi, riservando in un secondo momento, la confessione.

Voglio ringraziare Padre Francesco per queste belle parole – dichiara il Direttore Generale dell’A.O. Papardo Mario Paino – poiché anche il nostro spirito necessita di cura in un momento così difficile. La fede può e deve sostenerci perché grazie anche alla speranza supereremo tutto questo insieme. I miei più sinceri auguri di Buona Pasqua a tutti i pazienti, ai medici, al personale del Papardo.”

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