Si trova ricoverato da due giorni nel padiglione H del policlinico un paziente trasferito dalla Clinica Cristo Re, risultato positivo al Covid19. Sulla situazione in quello che potrebbe diventare il terzo focolaio cittadino, è intervenuta la Cisl evidenza come tra il personale ci sia un forte senso di disagio e di malessere organizzativo perché non sono stati portati a conoscenza del loro reale stato di salute, per questo è necessario effettuare i tamponi a tutti per contenere al massimo la diffusione della pandemia.
Tamponi per tutti i lavoratori ed i pazienti della Casa di Cura Cristo Re. A chiederlo sono stati il segretario generale della Cisl Messina, Antonino Alibrandi e la segretaria organizzativa della Cisl Fp Giovanna Bicchieri, dopo il caso di positività accertato di un paziente.
Il sindacato ha scritto al direttore generale dell’Asp apprezzando che l’azienda si sia autodenunciata «con grande senso di responsabilità dimostrato dal management che ha richiesto l’attivazione delle indispensabili procedure all’Asp di Messina».
«Purtroppo – hanno scritto – la gravissima carenza di reagenti non hanno previsto necessariamente l’esecuzione di tamponi a tutela dei sanitari venuti a contatto con il paziente CoVid-19, in assenza di sintomatologia specifica, avrebbero determinato la quarantena obbligatoria, forse volontaria di pochi operatori, mentre tutti gli altri stanno continuando a garantire regolari turni di servizio».