I consiglieri comunali del Pd di Messina rompono ancora il silenzio che pare aver avvolto l’Aula di Palazzo Zanca per ribadire al Sindaco la necessaria collaborazione a fronte di una emergenza che riguarda tutta la cittadinanza.
“Stiamo vivendo giorni che rimarranno impressi nella nostra mente a vita – scrivono Claudio Cardile, Felice Calabrò, Gaetano Gennaro, Alessandro Russo e Antonella Russo – giorni che occuperanno le pagine dei libri di storia, attesa la loro drammaticità e l’evidente sensazione di caducità che l’attuale situazione ha generato in ognuno di noi, ed è proprio la straordinaria gravità del momento che impone la costante ricerca dell’unità, delle sinergie, della collaborazione tra Istituzioni ai vari livelli, allo scopo nobile ed unico della tutela della vita dei cittadini. E’ di oggi la notizia nefasta relativa alla morte di una povera anziana ospite della casa di riposo, all’interno della quale da oltre una settimana rimangono ostaggio alcuni nostri concittadini, e di un anziano paziente della Casa di Cura Cristo Re, che pare deceduto per identica causa, alle famiglie dei quali, così come a tutti nostri concittadini interessati, va la nostra solidarietà.
Questo focolaio, insieme alle altre situazioni critiche del Neurolesi, della clinica Cristo Re, del Policlinico, e delle inquietanti notizie relative al rientro incontrollato in città delle comitive di sciatori, impongono, con tutta evidenza, la necessità di abbassare i toni e di evitare gli scontri, oltre che ovviamente e perentoriamente una soluzione immediata.
Pur tuttavia è doveroso chiedere a tutti i protagonisti istituzionali coinvolti di assolvere con determinazione e coraggio le proprie funzioni, e nel qual caso dovesse esservi qualcuno che non ritiene di essere in grado di affrontare un così gravoso impegno, si faccia da parte; non è il tempo, infatti, di titubanze e/o inerzie, che potrebbero causare la perdita di vite umane.
Per quanto sopra, chiediamo al Sindaco di Messina di adottare una strategia a tutela della città che sia caratterizzata dalla determinazione finora applicata, intrisa di una maggiore saggezza e di un più spiccato senso di responsabilità, al fine di garantire una proficua collaborazione tra Istituzioni, ribadendo, però, che ogni attore istituzionale deve contribuire fattivamente al perseguimento dell’obiettivo comune, ovvero: l’esclusiva tutela della salute dell’intera cittadinanza.
Stante il contesto, non è opportuno che si individuino nemici da combattere, ma che si faccia il possibile, ed anche l’impossibile, per creare una sinergia istituzionale per salvare il maggior numero possibile di vite umane.
A tal proposito, però, non si può tacere che in più occasioni sono state evidenziate alcune criticità che minano il perseguimento del fine comune; a tale grido d’allarme, però, non ha fatto seguito l’adozione delle doverose contromisure.
Non c’è più tempo da perdere, tutti dobbiamo remare nella medesima direzione.
In tale contesto, riteniamo utile elaborare alcune proposte e formulare alcune richieste:
– istituire con sollecitudine, se già non operativo, un tavolo di crisi permanente, in cui ogni Istituzione interessata (Prefettura, Questura, Asp/Assessorato Regionale alla Sanità, Comune, Città metropolitana, Università, Forze Armate, Ordine dei Medici ecc..) sia effettivamente rappresentata e fattivamente operativa, al fine di porre in essere le opportune misure per il contenimento del contagio, per la cura dei contagiati, per l’assistenza alla popolazione tutta;
– istituire, se già non è stato fatto, presidi sanitari operativi presso i diversi approdi cittadini, al fine di verificare l’esistenza delle sintomatologie proprie del virus Covid-19 (misurazione della temperatura ed altre verifiche da protocollo) di tutti i soggetti che accedono nella nostra Regione;
– verifica immediata di tutti i soggetti che hanno avuto contatti con i focolai individuati;
– istituire con la massima urgenza, se già non è stato fatto, un tavolo di coordinamento tra tutti i comuni della Città metropolitana, al fine di garantire un costante scambio di informazioni e, nel contempo, garantire assistenza ai comuni più piccoli;
– istituire, se già non operativo, un coordinamento tra dipartimento Servizi sociali, Messina Social City ed associazioni di volontariato, al fine di garantire assistenza ai cittadini impossibilitati a muoversi, per es. consegna di medicine, generi alimentari etc..;
– richiedere la fattiva collaborazione delle Forze armate, anche in relazione all’utilizzo dei relativi immobili di pertinenza, se ed in quanto disponibili ed atte allo scopo.
Inoltre, sebbene non connesse alle misure indifferibili volte alla tutela della salute pubblica, appare doveroso assistere tutte le famiglie che, per assenza dei mezzi (pc, rete, varia strumentazione ecc..) non sono nella condizione di assicurare ai propri figli il costante collegamento con l’istituzione scuola, e ciò attraverso un feedback con l’Ufficio scolastico provinciale e con la dirigenza dei vari Istituti comprensivi.
Infine, un pensiero va rivolto a tutti i meridionali, corregionali e non, i quali, migrati al nord per motivi di lavoro, oggi si trovano nell’impossibilità di fare rientro nei paesi d’origine e di famiglia e, nel contempo, atteso il blocco dell’attività produttiva e la conseguente chiusura dei luoghi di lavoro, non sono nella condizione di far fronte agli impegni quotidiani. Per coloro che, comunque, sono partiti per far ritorno in Sicilia, potrebbero essere autorizzati a traghettare accertandone la destinazione finale, e ciò al fine di avvisare tempestivamente le amministrazioni di riferimento, le quali provvederanno a fare osservare ai medesimi un periodo di quarantena in sicurezza.
Chi di competenza agisca immediatamente a loro tutela e supporto, non potendo i medesimi attendere i tempi burocratici delle varie misure a sostegno del reddito conosciute”.