di Palmira Mancuso – Un sindaco non “fa informazione”. Ma Cateno De Luca ha deciso di fare lo showman e di avere pure “ospiti” nelle prossime puntate. Ma questo non è argomento in discussione. Il guaio è (per noi giornalisti) che non avendo a che fare con colleghi che “mediano” le dirette del sindaco, diamo per “buone” le cose che dice, anche se poi risultano fake news, anzi come dice lui “feknius”.
Stasera la Gazzetta del Sud ha titolato “Emergenza Coronavirus a Messina, la Regione nomina un commissario per gestire l’epidemia” dando per buone le parole del sindaco, ovvero che la Regione ha nominato un commissario all’Asp di Messina per la gestione dell’emergenza coronavirus in riva allo Stretto. Si tratta del dottor Carmelo Crisicelli.
Una notizia falsa generata dalla confusione in cui il sindaco costringe a lavorare i giornalisti. Infatti, ci confermano dalla Regione, che nessun commissariamento c’è stato. Il Dott. La Paglia è al suo posto, ed ha delegato un dirigente a gestire l’emergenza Covid.
Infatti il dirigente ha consegnato al Sindaco i nominativi dei partecipanti alla gita in Trentino, ribadendogli che non può assolutamente divulgare dati che lui possiede per il ruolo che ricopre, e chiarendo che in 35 (su 116) non hanno mai fatto una autodenuncia.
Il sindaco ha pur cambiato toni (sebbene le sue telefonate sono tutto tranne che informative, visto che al solo alzare la cornetta e sentire urlare “i casi sono aumentati vi ordino di stare a casa” cresce ansia e paura e pensiamo alle persone più fragili e sole) perchè ha dovuto giustificare l’ennesima revoca dell’ennesima ordinanza (quella contro l’Asp) e personalizzando lo scontro ha fatto confusione.
Dunque: nessun commissario all’Asp di Messina, ma un esperto (che noi abbiamo definito “commissario” (tra virgolette perchè lo è nei fatti), dirigente dell’Osservatorio epidemiologico dell’assessorato, Salvatore Scondotto, che ha coordinato tutte le necessarie misure di contenimento, così come previsto dai protocolli ministeriali.
Questo succede quando non si ha rispetto della cittadinanza e dei giornalisti che per informarla sono costretti a seguire una diretta-show, cercando di tradurre in notizia le interpretazioni del sindaco e dei suoi assessori, che da un lato si giustificano per la confusione ingenerata (vedi supermercati chiusi-aperti) e dall’altro continuano a rivendicare ordinanze inesistenti.
E per dare un esempio di come poi viene percepito il messaggio del sindaco, basta leggere uno dei commenti di chi, cittadino alle prese con le legittime paure, si lascia affascinare dall’uomo forte. Ecco cosa scrivono: “assordante silenzio del direttore generale La Paglia che per questo suo atteggiamento ha costretto la regione a commissariarci su input del nostro sindaco, visto il muro di gomma che si è trovato davanti”.
Non è una polemica sterile quella che facciamo. Il sindaco avrebbe trovato anche noi al suo fianco se avesse lavorato per bene. Se avesse istituito il Coc e avesse lavorato in sinergia con Regione e prefettura, sicuramente non avrebbero dovuto mandare un commissario nemmeno per la vicenda Ircss. Del resto il sindaco doveva fare da coordinatore, ma non ha saputo gestire il suo stress ne ha preso le misure che doveva a partire da uno staff di comunicazione.
Alle 22:13 arriva la smentita ufficiale dall’ASP: