di Michele Bruno – Durante la ormai consueta diretta delle 18:45 del Primo Cittadino, il Vicesindaco Salvatore Mondello ha riferito per quanto riguarda il Comitato Ordine Pubblico e Sicurezza che ieri il Primo cittadino ha annunciato di voler instaurare con il Prefetto: Maria Carmela Librizzi avrebbe infatti chiamato l’Asp per iniziare una attività di sintesi e collaborazione.
Sul coinvolgimento delle Forze Armate nella gestione dell’emergenza poi assicura: “Nell’ambito dell’attività Strade sicure, già presente nel territorio messinese, sarà possibile prevedere l’implementazione del servizio per presidiare la città sotto il coordinamento del Questore. Si stabiliranno i punti nevralgici da monitorare . Aspettiamo un tavolo tecnico con il questore per i prossimi sviluppi.”
De Luca parla anche dell’Ordinanza di Musumeci emanata ieri sera, prendendola come una vittoria personale. “Siamo soddisfatti per aver esportato il modello Messina. Siamo stati criticati, ma come si vede riprende l’ordinanza 60,vieta le attività sportive (la così detta norma Anti – babbìo, come la battezza il Sindaco stesso), viene limitato il passegio dei cani e chiusi i parchi gioco. In più noi avevamo chiuso strade e piazze!”
L’Assessore Minutoli fa il punto sui contagiati: ufficialmente restano 17 casi, nessuno nuovo. il Sindaco tuttavia afferma che ci sono numerosi casi a lui noti a seguito degli accertamenti svolti in questi giorni: ci sarebbero in tutto un minimo di 35 casi in tutta Messina sommando ai 17 quelli che starebbero venendo appurati. Lo confermerebbe un video dell’Assessore alla Salute Ruggero Razza. Mancano altre informazioni, e ciò oltre alla difficoltà di reperimento, deriverebbe per De Luca dalla mancata collaborazione di molti presidi sanitari.
La situazione più grave è quella del Centro Neurolesi: Medici e infermieri sarebbero stati esposti a contagi nella struttura dei Colli San Rizzo e mandati alle ferie senza prima aver provveduto ai tamponi. “Non so se è corretto mandarli in ferie. – sostiene il Primo Cittadino – Una cosa del genere significa davvero diffondere volutamente il virus. Non è stata imposta la quarantena d’obbligo. La fonte del Sindaco non viene nominata ma avrebbe avuto notizie tramite due medici del presidio ascoltati. Sono informazioni che devo rendere pubbliche!”
In una casa di ricovero per anziani (con dentro circa 50 anziani) invece sarebbero stati fatti 22 tamponi. Tra gli ospiti vi sarebbero stati segnali di infezione respiratoria, tuttavia le risultanze non sarebbero disponibili perché i centri di analisi, nonostante l’emergenza, non lavorano il Sabato e Domenica e negli altri giorni chiudono alle 20. Il Sindaco si indigna “i centri convenzionati Asp devono lavorare h 24. Questo non è possibile! Faremo un’ordinanza su questo! Il Direttore di Asp dice non ho competenza? Io me ne frego. Sono la massima autorità locale in materia di Sanità locale. Chi non è d’accordo la impugna al Tar! Di fronte alla salute dei cittadini me ne infischio della burocrazia!”
In questi giorni, come detto ieri dal Sindaco, sarebbero state scoperte mille mail di segnalazione e autodenuncia giunte ad Asp mai lette: Tra questi vi sarebbero i 135 nominativi di questi giorni e altri. De Luca afferma “Soltanto dopo che siamo andai noi con la Municipale al Margherita,guarda caso, sono stati organizzati i tamponi. E’ evidente che la suddivisione delle competenze non funziona!”
Dafne Musolino infatti ha spiegato quello che per il Sindaco sarebbe il vulnus della questione, l’Ordinanza 5 del 13 marzo, comma 3, del Presidente della Regione. L’art.5 disporrebbe che non si applichi la quarantena agli operatori sanità, se non sospendendone le attività solo in caso di crisi respiratoria. “Se gli operatori hanno contatti con un contagiato continuano a lavorare e possono diffondere l’epidemia. In casi sospetti si pongono al massimo in ferie. E’ un fatto grave!”
Il Sindaco afferma con forza che si sta preparando una nota di diffida ad Asp per non aver fornito informazioni all’Amministrazione. Il Sindaco critica fortemente infatti la stessa ordinanza n.5 di Musumeci, che impedirebbe l’acquisizione da parte dei comuni locali di notizie riservate dai presidi ospedalieri.
Del 18 marzo invece è invece una nota del Direttore Generale del Neurolesi Barone, il quale ha riferito che all’interno del presidio di Casazza, si sarebbe riscontrata la positività al Coronavirus di un soggetto poi trasferito al Policlinico. Dice il Sindaco “Potrebbero essere stati esposti al virus pazienti e operatori. Secondo la nota si disponeva la sospensione delle attività riabilitative con ferie d’ufficio per il personale non necessario, la ricollocazione dei pazienti in aree omogenee per intensità di cure, favorendo la deospedalizzazione, la sospensione dell’erogazione dei piani terapeutici, la sanificazione. Si concludeva: valuteremo ulteriori misure come sospensione totale o parziale dell’attività”
Ed aggiunge Musolino: “avrebbero dovuto porre in sorveglianza e a tampone chi ha contattato il contagiato. Disporre le Ferie significa affidarsi al buonsenso delle persone, ma devi comunque porre in sorveglianza l’operatore che ha avuto contatti. Avrebbero poi dovuto dare comunicazione all’operatore di sanità competente, è stato fatto?”
Domani alle 18:45 la nuova diretta.