di fra Giuseppe Maggiore – Ieri se non vado errato o l’altro ieri, ora non ricordo bene perché, credo un po’ come tutti sto perdendo anch’io la concezione del tempo, un noto “direttore” di un noto “giornale” in un programma televisivo in collegamento a Otto e mezzo su La7 commenta due fotografie, scattate domenica scorsa per le vie di Roma, che hanno fatto molto discutere. Nella prima si vede Papa Francesco sul marciapiede seguito a distanza dalla scorta a piedi, lungo via del Corso. Avanza solo, non c’è folla intorno a lui. Un’immagine singolare e impensabile, fino a qualche settimana fa, e che nei prossimi decenni servirà da sintesi a chi vorrà capire lo strano momento che il Paese sta attraversando.
L’altra fotografia, invece, ritrae l’ex ministro dell’Interno Matteo Salvini, anche lui a piedi insieme alla scorta, mano nella mano con la fidanzata in via del Tritone, dice lui per andare a fare la spesa…
Il contesto sembra simile, le motivazioni però sono diverse: una è vera e valida, l’altra non non lo è! Ecco perché l’equiparazione tra il Papa uomo di fede, vicino ai poveri e Salvini che certamente non è un uomo…di fede, non aiuta i poveri, (ha tenuto per se e i suoi compari i quarantanove milioni di euro) non regge, stride, fa scintille, immagino da lassù i veri politici cristiani (La Pira, De Gasperi, Moro ecc.) che risate si fanno o forse che tristezza provano nell’udire certe cose.
Si dice che il Papa non abbia dato l’esempio, bene, a noi basta sapere che un uomo di 83 anni è uscito da casa, con gli occhi bassi e un atteggiamento di preghiera, ha attraversato qualche via non per andare a fare shopping, ma per andare a pregare ai piedi del Crocifisso nella chiesa romana di San Marcello al Corso.
“Ho chiesto al Signore di fermare l’epidemia: Signore, fermala con la tua mano. Ho pregato per questo”, queste le parole del Pontefice raccontate al quotidiano “la Repubblica”. Ha pregato per gli operatori sanitari, per tutti gli ammalati di questo virus, per chi ha perso la vita infine ha rivolto un pensiero a chi non crede: “Tutti sono figli di Dio, guardati da Lui. Anche chi non ha ancora incontrato Dio, chi non ha il dono della fede può trovare li’ la strada, nelle cose buone in cui crede: può trovare la forza nell’amore per i propri figli, per la famiglia, per i fratelli. E lì trovare speranza”.
Quindi per chi avesse ancora dubbi Papa Francesco non ha violato nessuna norma, la sua foto rimarrà nei libri di storia, ma di più lo rimarrà il suo gesto, il gesto di un padre che ama tutti i suoi figli. Il Crocifisso pregato dal Papa è lo stesso crocifisso che rimase illeso dopo un incendio che bruciò la chiesa, che liberò i romani dalla peste nel 1522, lo stesso Crocifisso che all’inizio del giubileo del 2000, San Giovanni Paolo II abbracciò per chiedere perdono a tutta l’umanità per gli errori e peccati commessi dalla Chiesa Cattolica.
Quindi Papa Francesco non è andato a far shopping, ha fatto semplicemente er Papa, come si dice a Roma.