Michele Bruno – L’Emergenza Covid-19 ha messo sotto stress gran parte della Sanità nazionale, in particolare le Regioni del Nord Italia. Non mancano però preoccupazioni per la nostra situazione locale. In molti durante questa emergenza hanno paventato una presunta insufficienza del nostro settore sanitario regionale a riuscire a gestire una situazione epidemica diffusa molto critica simile a quella avvenuta in Lombardia.
A rafforzare questi timori più volte sono arrivate dichiarazioni del Sindaco di Messina Cateno De Luca che non ha fatto mai mistero della sua opinione al riguardo. La necessità di un’ordinanza restrittiva come quella sindacale dell’11 marzo scorso si fonderebbe anche su questi timori. Non ci sarebbero infatti abbastanza posti in rianimazione per fronteggiare un aumento dei contagi di un certo peso.
L’Assessore regionale alla Salute Ruggero Razza ha più volte rassicurato ” Alla Regione Sicilia stiamo preparando i posti di ricovero e rianimazione in vista dell’aumento dei contagi. Basandoci su uno studio sulla Regione Lombardia, abbiamo fatto una previsione dei contagi futuri”
Oggi, come spiega il Vicesindaco Salvatore Mondello, c’è stato un confronto in video (per ovvi motivi di emergenza) tra lui, gli assessori Minutoli e Musolino da un lato, e la Giunta Musumeci dall’altro. Si è parlato di posti di ricovero e rianimazione e di dispositivi di protezione. Per quanto riguarda le mascherine, secondo quanto riportato nella diretta Facebook del Sindaco dallo stesso Mondello, anche Musumeci e Razza sono concordi nel ritenere che non bastino e che si opererà per munirsene e poi renderle disponibili alle varie città siciliane, anche attraverso bandi di gara Consip. Tra qualche settimana dovrebbero arrivare anche a Messina, prioritariamente agli operatori di Polizia Municipale e Sanità.
Sul punto invece dei ricoveri in rianimazione Mondello dice “Le rassicurazioni non ci hanno convinto, perché non ci è stato fornito un numero reale” in relazione ai posti disponibili. Tuttavia Mondello aggiunge che “la Regione intende entro 15, massimo 20 giorni, raggiungere un numero di 1000 posti letto disponibili.”. La valutazione dei posti necessari è stata fatta, secondo il Vicesindaco, sulla base della previsione dei possibili casi di contagio, su un numero del 10% del totale nel territorio nazionale (ad oggi 12000 secondo fonti del Ministero della Salute).
Bastano le rassicurazioni della Regione o i timori del Vicesindaco sono fondati? Canterebbe Lucio Battisti “Lo scopriremo solo vivendo”.