L’emergenza del Coronavirus Covid-19 ha cambiato le normali abitudini dei cittadini e, ovviamente, ha coinvolto lo sport con il campionato di pallavolo di Serie C fermo dal 24 febbraio. La capolista Messina Volley ha, come del resto tutto lo sport, bloccato la propria attività a tutti i livelli, nell’attesa che i prossimi sviluppi possano di nuovo consentire alle ragazze giallo-blu, allenate da mister Danilo Cacopardo, di calcare di nuovo il taraflex.
Il capitano del team peloritano, Gloria Scimone telefonicamente ha così spiegato come il club del direttore generale Mario Rizzo ha affrontato questo blocco dell’attività: “Noi abbiamo accettato di buon grado questa decisione perché ci rendiamo conto che la situazione è particolarmente delicata e chiaramente l’ultimo dei pensieri è lo sport. Chiaramente, dal punto di vista sportivo, per noi stava andando tutto bene e sicuramente non è il massimo questo stop prolungato, considerando che abbiamo una striscia di vittorie. Comunque non ci perdiamo d’animo e il nostro mister ci ha dato un piccolo schema di allenamento da seguire a casa, per mantenere i muscoli attivi. Aspettiamo di vedere come si mettono le cose”. Circa il morale della squadra il numero 18 ha sottolineato: “Per ora non ci possiamo vedere, ma ci sentiamo telefonicamente, scambiandoci informazioni, idee e pareri sul momento, cercando di fare ipotesi sul proseguo del campionato”. Una delle caratteristiche del Messina Volley è l’unione di squadra, elemento fondamentale quando riprenderà il campionato: “Il problema di uno stop così lungo è che tutto quello che hai acquisito a livello di tecnica, fluidità di gioco e continuità un po’ lo perdi in quanto manca la ripetitività dell’allenamento. Quando e se torneremo in palestra dovremo scontrarci con queste problematiche e a quel punto sarà fondamentale mantenere fermo il nostro obiettivo, ma anche avere la consapevolezze che queste carenze possano essere colmate soltanto da una profonda unità. Anche la concentrazione – continua il centrale della capolista – va allenata, perché non è facile dopo un stop tornare in campo, o in allenamento, e pretendere due ore di concentrazione. Anche questo diverrà difficile e dovrà essere affrontato con normalità, impegno e volontà da parte nostra”.