“Ancora una volta a Messina emergono accuse di corruzione che, secondo le indagini, sembrano coinvolgere imprenditori e colletti bianchi. L’operazione Ottavo Cerchio che ha portato ad undici arresti sembra avere risvolti inquietanti sotto diversi punti di vista. Sono certo che la magistratura e le Forze dell’Ordine, a cui va sempre il mio plauso, faranno emergere ogni dettaglio. Alcuni fatti che coinvolgono agenzie e dipendenti pubblici devono essere assolutamente chiariti”.
Così il PortaVoce messinese del MoVimento 5 Stelle Francesco D’Uva.
“A risultare determinante per la riuscita dell’inchiesta – sottolinea ancora il deputato – è stato un trojan, virus spia il cui utilizzo è stato esteso ai reati contro la pubblica amministrazione grazie alla Legge Spazzacorrotti. Questo conferma che le riforme che abbiamo e che stiamo attuando in ambito giustizia sono un valido sostegno al grande lavoro di magistratura e Forze dell’Ordine nonché uno strumento efficace a contrastare reati e malaffare”.