Nell’inchiesta sulla mafia dei Nebrodi, che ha portato all’arresto di 94 persone, spuntano anche rapporti con la famiglia mafiosa di Polizzi Generosa. Nell’ordinanza, come scrive Francesca Aglieri Rinella sul Giornale di Sicilia di oggi, il gip del Tribunale di Messina Salvatore Mastroeni, fa riferimento a una serie di incontri, conoscenze e la pianificazione di estorsioni e di attentati a mezzi e terreni.
Gli investigatori hanno indagato su un viaggio a Tortorici di alcuni esponenti della famiglia mafiosa di Polizzi Generosa per un confronto con Vincenzo Galati Giordano inteso «Lupin», all’epoca considerato il reggente della famiglia dei Batanesi, «per definire propositi estorsivi ai danni della società Siar srl e dell’impresa individuale di Michelangelo Mammana».
L’incontro avvenuto a fine marzo del 2013, era finalizzato a far sì che Lupin e Antonio Giovanni Maranto che si era mosso con l’approvazione di Francesco Bonomo, reggente pro tempore del mandamento di San Mauro Castelverde, si conoscessero di persona.