Ci sono sempre gravi rischi e pesanti disagi da rimuovere ogni volta che entra in azione l’Ufficio contro il dissesto idrogeologico guidato dal presidente della Regione Siciliana Nello Musumeci. E’ così anche per il centro abitato di Gualtieri, nel Messinese, dove da anni si attende la messa in sicurezza della strada che porta alla frazione di Sicaminò.
Un percorso lungo un chilometro e trecento metri notevolmente accidentato, in cui mancano le protezioni laterali e che ogni volta le piogge torrentizie riducono al limite della percorribilità. Una vera e propria sofferenza per chi è costretto a utilizzare quel tratto per raggiungere abitazioni o campagne. L’intera area, inoltre, è meta di centinaia di visitatori poiché ospita l’antico borgo medievale, con il castello del duca Avarna, e le cascate del Cataolo, una delle attrazioni dei Nebrodi.
Adesso, però, l’intervento previsto dalla Struttura commissariale diretta da Maurizio Croce, che l’ha finanziato con cinque milioni di euro, restituirà la necessaria sicurezza a residenti e turisti. La gara per affidare i lavori è già stata pubblicata e si chiuderà il diciannove febbraio. Poi, via al cantiere per realizzare un nuovo manto stradale e due corsie – una per senso di marcia – di tre metri e mezzo ciascuna, ai cui margini si costruiranno paratie e muri di contenimento. Pure dal punto di vista della regimentazione delle acque, l’intero tracciato stradale risulta carente e, di conseguenza, sono previste caditoie per smaltire le acque piovane. Le opere, attese da decenni, avranno un effetto benefico anche per le casse del Comune, costretto a continui esborsi, soprattutto nel periodo invernale, per interventi tampone che possano scongiurare il blocco del transito. Blocco, invece, che sarà necessario durante i lavori: la strada, infatti, resterà completamente chiusa ma per non creare difficoltà agli abitanti della frazione di Sicaminò, ai coltivatori dei fondi agricoli e alle attività pastorizie presenti nel territorio sarà possibile percorrere l’arteria interpoderale denominata “Nocelli”.