La ragion di partito contro gli interessi dell singolo consigliere. Sembra questa la sintesi di una nota del coordinamento del partito democratico di Messina che si è riunito il giorno dell’Epifania in relazione all’attuale situazione politica amministrativa della città di Messina esprimendo un netto rifiuto ad accettare i compromessi auspicati (per usare un eufemismo) dal sindaco Cateno De Luca. Una posizione anticipata nei giorni scorsi da una nota del deputato Navarra, che ha suscitato dibattito anche tra i consiglieri.
“No alla confusione dei ruoli istituzionali tra esecutivo e consiglio comunale le cui rispettive funzioni non possono essere disconosciute da ultimatum o diktat di alcuna natura – si legge – No alla delegittimazione dei partiti politici e dei gruppi consiliari nel tentativo di approdare ad accordi con i singoli consiglieri attuando il metodo delle mediazioni personali”.
“Il PD – continua il coordinamento – come già in precedenza formulato dagli organismi provinciali, è all’Opposizione dell’attuale Amministrazione per le ragioni che attengono, aldilà dei proclami del sindaco, alla assoluta mancanza di una visione strategica della città.
E’ all’opposizione di questo sindaco che con i suoi comportamenti e certe sue decisioni, rappresenta l’antitesi di quello che è il substrato politico, culturale, etico e valoriale del PD e delle forze produttive, sociali, sindacali e dell’associazionismo che ad esso guardano con interesse
Il Partito Democratico è impegnato nella costruzione di un’alternativa politico programmatica ripartendo da tutte le forze politiche e sociali che non si riconoscono nella coalizione di centro destra e nella gestione personalistica del sindaco De Luca elaborando una proposta politica e amministrativa che abbia come cardine il tema dello sviluppo sostenibile del territorio e il contrasto al depauperamento produttivo e generazionale della nostra città metropolitana”.
Il PD ha inoltre convocato una direzione aperta ai consiglieri comunali giorno 13/01/2020 alle ore 17:30, per approfondire le valutazioni di una crisi che potrebbe cambiare l’agenda politica cittadina.