Aria di tempesta all’Ente Teatro di Messina. Il soprintendente Gianfranco Scoglio avrebbe proposto agli orchestrali di firmare i contratti di collaborazione con associazioni esterne invece che con l’ente, peraltro parlandone direttamente con i lavoratori senza confrontarsi con le organizzazioni sindacali.
Una scelta denunciata dal sindacato autonomo SIAD e che ha provocato l’immediata reazione dei rappresentanti dei lavoratori che da mesi chiedono un incontro con i vertici per discutere il futuro dell’orchestra.
“Non riusciamo a comprendere quale sia la politica della nuova governance -dichiara la dirigente sindacale Clara Crocè. – Ricordo a Scoglio che l’Ente Teatro di Messina applica il contratto dei dipendenti della Regione e che è tenuto a rispettarne le regole, comprese le corrette relazioni sindacali. Quando un datore di lavoro tratta direttamente con i lavoratori, sono questi ultimi a perdere. E comunque, ricordo che non esiste alcun vincolo in merito alle assunzioni a tempo determinato”.
Infatti, relativamente agli enti regionali lirico-sinfonici e dello spettacolo, la Legge Regionale 25 del 2008 le prevede “limitatamente alla stagionalità degli eventi e senza alcun onere finanziario a carico del bilancio della Regione”. Con il precedente Consiglio di Amministrazione le organizzazioni sindacali hanno sottoscritto un accordo aziendale in deroga al Job Act che obbliga l’EAR a siglare contratti a tempo determinato. “Ecco perché non comprendiamo perché si offrano agli orchestrali delle alternative che da questo sindacato non possono essere condivise -incalza Clara Crocè. Perché gli orchestrali dovrebbe sottoscrivere i contratti con le associazioni e non direttamente con l’Ente Teatro? Ci si vuole liberare dell’orchestra? L’assessore regionale allo Spettacolo Manlio Messina ha apertamente dichiarato che è auspicabile che anche questa città abbia una orchestra stabile come Catania, fermo restando la carenza di fondi. In ogni caso, le ristrettezze economiche non possono giustificare la scelta di mettere i professori d’orchestra in balia delle associazioni. Va bene imporre a queste ultime di avvalersi dell’orchestra, ma la contrattualizzazione deve restare in mano all’Ente Teatro”.
Ancora una volta il sindacato autonomo rinnova la richiesta di incontro con il presidente Orazio Miloro e con il soprintendente Scoglio per discutere degli orchestrali e dei tecnici precari iscritti al SIAD e, relativamente ai dipendenti di ruolo, della costituzione del fondo del salario accessorio e all’equipazione di questi ultimi al personale regionale.