di Fra Giuseppe Maggiore – Nel giorno dell’Eccomi di Maria Immacolata, in una giornata assolata, San Fratello accoglie Don Antonio di Bella ordinato Sacerdote nel Santuario della Madonna di Tindari insieme ad un altro giovane della Diocesi di Patti, don Giuseppe Lombardo, dal Vescovo Mons. Giombanco.
San Fratello non è nuovo a questo tipo di accoglienza, infatti tanti sono i sacerdoti nati in questo piccolo centro montano, che ha dato i natali ad uno dei più grandi Santi della Chiesa Cattolica, veneratissimo nel paesi del sud America, San Benedetto il Moro.
Un’accoglienza strana se vogliamo, ma bella e suggestiva, quella che i sanfratellani riservano ai novelli sacerdoti che dopo l’ordinazione rientrano nel proprio paese di origine, per celebrare per la prima volta il Sacrificio Eucaristico davanti alla propria gente. E si sa, San Fratello oltre che per le varie tradizioni è famoso anche perché patria del cavallo sanfratellano, che proprio qualche mese fa ha riscosso enorme successo alla Fiera di Verona. Vi chiederete cosa abbia a che fare un sacerdote con i cavalli. All’epoca quando le auto non esistevano ancora, o erano poche, e le strade che portavano al centro nebroideo non erano molto percorribili, il novello presbitero veniva accolto e accompagnato su un cavallo bianco, seguito da tantissimi uomini che con i loro sanfratellani facevano da corona al ministro di Dio.
La tradizione non si è persa perché solamente negli ultimi 10 anni San Fratello ha visto celebrare per la prima volta sull’altare delle proprie chiese, ben cinque giovani che hanno scelto la via della consacrazione tramite il ministero Sacerdotale.
In Piazza Madonnina dove sorge il monumento dedicato alla Madre di Dio, opera degli antichi scalpellini del luogo tra cui i fratelli Calcaterra, Cirino e Salvatore, il Sindaco Dott. Salvatore Sidoti, il Parroco Don Salvatore di Piazza insieme al suo collaboratore Don Francesco De luca e tantissimi sacerdoti originari del luogo e provenienti dalla diocesi e i seminaristi di Patti.
Dopo l’omaggio floreale alla Madonna, il Sindaco visibilmente commosso ha accolto Don Antonio evidenziando come “ San Fratello è stato e si conferma con questa nuova Ordinazione Sacerdotale, Paese ricco di moralità, dai principi ispirati sempre ad una religiosità, vicinanza alla Chiesa e grande fede e devozione al nostro amato e venerato San Benedetto, che ci assiste e ci benedice, non ci abbandona nei momenti tristi e drammatici, non ci abbandona, ricordiamo tutti il periodo della frana, ci assiste e ci benedice nei momenti belli della vita di ogni giorno”.
Il Primo Cittadino, continua ricordando la commozione provata dal popolo sanfratellano nei giorni in cui son stati accolti Don Carmelo Scalisi, Don Ciro Versaci, ordinato proprio a San Fratello nella Parrocchia di San Nicolò dove Padre Vito Ragusa ha seminato il germe vocazionale in tantissimi giovani e ancora oggi a distanza di anni se ne raccolgono i frutti. Il Sindaco ha continuato il lungo elenco dei sacerdoti e religiosi che negli ultimi anni hanno donato la loro vita al servizio del prossimo consacrandosi al Signore con la professione religiosa come Fra Giuseppe Maggiore, Fra Alfio Lanfranco e Fra Carmelo Latteri nell’Ordine dei Frati Minori e sia con il sacerdozio: Padre Alberto Iraci, Padre Ciro Lo Cicero, Padre Pierangelo Scaravilli, senza dimenticare Nicoletta Savio e il seminarista Bettino Ricciardi. Sono tanti ancora i Sacerdoti e Religiosi sanfratellani che operano in diocesi e in varie parti del mondo e il primo cittadino con orgoglio non può esimersi dall’ evidenziare i doni che San Fratello e i sanfratellani, popolo laborioso ed onesto, hanno elargito alla società ad alla Chiesa con numerosi Figli che servono il Signore in umiltà e fervore.
Don Antonio dono alla Chiesa da parte di Mamma Benedetta e papà Antonino, si è laureato in giurisprudenza e collaborava in tanti progetti con altri avvocati dedicandosi a problematiche difficili come gli abusi sui minori e la salvaguardia del creato.
“Quando l’ha comunicato in famiglia – dice il fratello Salvatore– non ce l’aspettavamo, non aveva mai fatto capire nulla, anche se come me e mio fratello Francesco anche lui era vicino alla Chiesa, tanto che aveva anche fatto la marcia francescana con i Frati Minori”.
Ordinato Diacono, Don Antonio ha fatto diverse esperienze: da Biagio Conte, allo Zen a Palermo. Nella sua permanenza nel Capo luogo siciliano Don Antonio è stato a stretto contatto con i frati Minori della Parrocchia di Sant’Antonino dove era ospite. I Frati Francescani hanno sempre avuto un posto particolare nella Famiglia di Bella e Don Antonio ha attinto tanto dai confratelli del suo Santo Patrono San Benedetto.
A fine celebrazione, Don Antonio, il primo sacerdote appartenete alla Parrocchia di Santa Maria delle Grazie, ha voluto ringraziare innanzitutto il Signore che lo ha chiamato e in Lui tutti coloro che hanno fatto un pezzo di strada con lui, o che hanno collaborato ad instradarlo in questa meravigliosa avventura. Ciò che ha colpito è stata la sobrietà e la semplicità del novello sacerdote, emozionato e attento nel pronunciare ogni parola dell’Eucarestia e nel saper dimostrare gratitudine ad ogni persona che in un giorno di sole lo ha accolto con profonda amicizia e con la speranza che le nuove generazione possano avere in Don Antonio e negli altri sacerdoti e religiosi sanfratellani un punto di riferimento per vivere i valori veri del Vangelo incarnati nella vita di ogni giorno.
A seguire il discorso integrale del Sindaco:
REVERENDISSIMO Padre Antonio Di Bella
E’ con grande orgoglio ed immensa commozione che mi appresto a porgere il saluto di benvenuto al novello sacerdote. Sono emozionato per tanti motivi, motivi affettivi, che mi legano al Nostro novello Sacerdote, che ho visto crescere ed ho seguito nel corso della Sua formazione di uomo e seminarista.
Mi sono compiaciuto con lui allorché’ ha conseguito un primo step della Sua carriera, mi riferisco al conseguimento della Sua prima Laurea in Giurisprudenza, aveva già iniziato la carriera professionale, ma ben presto ha capito che il suo ruolo nella sua vita non era quello.
Ha sentito forte la chiamata che lo voleva in altro ruolo, ha meditato serenamente confrontandosi con i suoi sentimenti e supportato dalla sua cultura, dalla sua formazione professionale e morale, confortato e supportato dalla Sua Famiglia e dalle persone a Lui care, ha deciso di intraprendere un altro tipo di formazione e di studi, decidendo di entrare in Seminario.
Ricordo il periodo in cui questa decisione è stata comunicata, l’emozione, la stima, l’ammirazione nei confronti di un giovane Laureato, che anziché’ dedicarsi alla sua professione, alla professione per la quale aveva già dedicato tante energie sacrifici, imprimeva una svolta radicale alla Sua vita donandola a quei principi e vocazione per le quali si sentiva attratto e convinto.
Oggi, giornata dedicata alla Madonna, Don Antonio non poteva fare un regalo più grande alla Sua famiglia ed alla Sua gente, oggi questa giornata di festa per la chiesa, si arricchisce ancora di più con questa bellissima e toccante cerimonia d’accoglienza, con la Celebrazione della Sua prima messa, qui nel Suo Paese, con la Sua gente che l’accoglie e che si stringe intorno a LEI.
Giornata di festa per la Chiesa e per la Sua Famiglia, alla quale consentitemi di porgere il mio personale ringraziamento ed Auguri, per aver sicuramente contribuito a questa decisione, perché’ ritengo che la Famiglia, prima ed importante cellula della società, indirizza e forma i propri figli, ispirandoli ad i Valori che si porteranno per tutta la vita. A nome di tutta l’Amministrazione Comunale che mi onoro di rappresentare, porgo i miei migliori Auguri a Lei Don Antonio ed a tutta la Chiesa che oggi si arricchisce con la Sua presenza di una nuova forza ecclesiastica pronta a rendere un servizio alla Santa Romana Chiesa.
San Fratello, è stato e si conferma con questa nuova Ordinazione Sacerdotale, Paese ricco di moralità, dai principi ispirati sempre ad una religiosità e vicinanza alla Chiesa, grande fede e devozione al nostro amato e venerato San Benedetto, che ci assiste e ci benedice, non ci abbandona nei momenti tristi e drammatici, non ci abbandona, ricordiamo tutti il periodo della frana, ci assiste e ci benedice nei momenti belli della vita di ogni giorno.Non a caso negli ultimi tempi specialmente, periodo in cui la società mondiale è distratta ed attratta dal materialismo e dal consumismo generalizzato, in cui i valori, i sentimenti e talvolta la mancanza di lavoro spingono ed indirizzano tanti giovani in strade che non tengono conto di tante realtà concrete, San Fratello, è stato ed è espressione di una controtendenza, ha arricchito la Chiesa con tanti suoi figli.
Ricordo quanta commozione nei giorni in cui abbiamo accolto Padre Alberto Iraci, Padre Ciro Lo Cicero, Padre Pierangelo Scaravilli, le giornate di preghiera e di entusiasmo per Fra Alfio Lanfranco, Fra Carmelo Latteri, per il nostro caro Fra Giuseppe Maggiore, per la scelta di vita della cara Nicoletta Savio e per quanti altri tra qualche tempo ci daranno l’onore, l’emozione di accoglierli come novelli Sacerdoti, tutti siamo pronti ad accogliere il caro Bettino Ricciardi.
Ecco sono riflessioni alle quali dobbiamo dedicare tanta attenzione e seppur talvolta angosciati e spaventati per lo spopolamento specie di giovani che lasciano il Nostro Paese in cerca di un futuro che consenta di vivere secondo le loro aspettative ed ai quali va il nostro grazie, i nostri giovani sanfratellani sparsi nel mondo dall’America alla Germania , Inghilterra, Francia, Australia, Nord Italia ed ogni dove, portano sempre alto il nome dalla loro terra e l’orgoglio delle proprie origini, i valori della nostra cultura, gli insegnamenti delle nostre famiglie. Ecco questo è San Fratello, i sanfratellani, popolo laborioso ed onesto, che ha dato tanto alla società ad alla Chiesa, ed oggi celebra e vive una giornata bella e ricca di significato.
Grazie Padre Antonio, Don Antonio, così credo preferisca essere chiamato, grazie per questo momento di riflessione e fede che hai donato alla Chiesa ed al Suo popolo. Le saremo sempre vicini, possa Lei essere guida per tutti noi, specie per i giovani, ragazzi molto intelligenti che sapranno apprezzare e condividere i Suoi insegnamenti.
Grazie Don Antonio per quello che farà per la Chiesa intera, per i Suoi cari e per tutti i suoi concittadini.
Grazie sia il Benvenuto.”