Ieri pomeriggio a Torino, in seno al Congresso “Restructura: la visione culturale del territorio”, la messinese Anna Carulli è stata riconfermata alla guida dell’Istituto Nazionale di Bioarchitettura per altri tre anni.
“La bellezza dell’architettura – ha dichiarato Anna Carulli a conclusione dei lavori – assume un valore simbolico tanto che, nei periodi di instabilità e di conseguente crisi sociale, istituzioni e problematiche ambientali diventano, per lo più, bersaglio dell’identità, della memoria e della storia di un’intera nazione.
L’istituto da oltre trent’anni si interroga e studia, e continuerà a farlo per tutta la durata del mio mandato con ulteriore vigore, i valori, anche simbolici, presenti nell’architettura contemporanea, alla ricerca di rimedi che possano essere attuati in seguito alla devastazione e successiva ricostruzione del patrimonio ambientale ed architettonico che si verifica nei periodi di crisi, compresi quelli derivanti da cambiamenti climatici”.
“La bellezza dell’architettura – ha dichiarato Anna Carulli a conclusione dei lavori – assume un valore simbolico tanto che, nei periodi di instabilità e di conseguente crisi sociale, istituzioni e problematiche ambientali diventano, per lo più, bersaglio dell’identità, della memoria e della storia di un’intera nazione.
L’istituto da oltre trent’anni si interroga e studia, e continuerà a farlo per tutta la durata del mio mandato con ulteriore vigore, i valori, anche simbolici, presenti nell’architettura contemporanea, alla ricerca di rimedi che possano essere attuati in seguito alla devastazione e successiva ricostruzione del patrimonio ambientale ed architettonico che si verifica nei periodi di crisi, compresi quelli derivanti da cambiamenti climatici”.