Cambiamo Messina dal basso nel mese di settembre ha chiesto ad Arpa ed Asp gli esiti degli accertamenti sanitari che tali enti dovevano svolgere nelle aree con le cosiddette “baracche”, come deciso lo scorso anno dal tavolo tecnico convocato dal Comune per l’accertamento delle condizioni di rischio sanitario degli ambienti di vita della popolazione insediata nei sette ambiti oggetto di risanamento. A quel tavolo prese parte il Sindaco De Luca, l’Assessore Regionale alla Salute, Razza, il Responsabile Arpa Sicilia – sez Messina e il Direttore Asp di Messina; l’evento fu “strombazzato” per supportare la richiesta al Governo Nazionale per dichiarare lo stato d’emergenza e per “sbaraccare” tutte le aree entro il dicembre del 2018.
La risposta che abbiamo ricevuto dai due enti, che il Sindaco conosceva sicuramente da tempo ma si è guardato bene dal renderla nota, è sorprendente.
In particolare, l’Asp ha dichiarato che a seguito dello screening sanitario effettuato da ottobre a dicembre 2018 “non è stata diagnosticata alcuna patologia respiratoria correlata all’esposizione a inquinanti ambientali.”
L’Arpa, addirittura, non ha di fatto effettuato alcun rilevamento perché il Comune non ha dato seguito ad alcune richieste fatte dall’Arpa fra cui l’elaborazione del piano di lavoro riguardante la demolizione dei fabbricati.
In pratica, dunque, il battage propagandistico di Comune e Regione dello scorso anno, che avrebbe dovuto portare alla dichiarazione dello stato d’emergenza proprio sulla base delle indagini di Asp ed Arpa, si è rivelato un altro bluff, l’ennesimo, giocato sulla pelle degli abitanti delle aree oggetto di risanamento.
Oggi, l’allarme leishmaniosi lanciato dal sindaco, senza alcun supporto sanitario e documentale, e le strumentalizzazioni politiche per la mancata approvazione dell’emendamento per dare ulteriori poteri di deroga al sindaco, oltre quelli già previsti dalla legge, nell’assegnazione di nuove abitazioni, evidenziano che il vizio di speculare sul tema del risanamento è duro a morire.
Cambiamo Messina dal Basso chiede con forza al Sindaco De Luca di occuparsi in maniera seria, se ne è in grado, della piaga del risanamento di Messina, senza i soliti coupes de theatre e le solite scadenze puntualmente disattese.
Se intende veramente dare subito un tetto dignitoso alle famiglie che abitano da anni in tuguri, requisisca le abitazioni che servono, se ha il coraggio.
In caso contrario, non cerchi strumentali scorciatoie, ma lavori in silenzio e con il rispetto che questi cittadini e la città di Messina meritano, senza millantare scadenze vicine che non potranno mai essere rispettate.