Con due note inviate al Prof. Salvatore Cuzzocrea, Magnifico Rettore dell’Università di Messina, il Coordinatore Nazionale della FLP Università nonché Senatore Accademico in rappresentanza del Personale
tecnico-amministrativo, dei Lettori e Collaboratori Esperti Linguistici, Rosario Nicita, chiede la modifica degli artt. 9, 10 e 26 dello Statuto dell’Università di Messina che regolano l’elezione del Rettore, e la composizione del Senato Accademico e del Consiglio di Dipartimento.
Tali proposte di modifica, inoltrate a seguito della costituzione della Commissione per le modifiche dello Statuto recentemente istituita dal Senato Accademico su iniziativa del Rettore, vanno nella direzione di un maggior peso negli organi di governo e per l’elezione del Rettore da parte del Personale tecnico amministrativo, dei Lettori e Collaboratori Esperti Linguistici.
Rosario Nicita ha sottolineato la scarsa presenza del personale tecnico amministrativo negli organismi statutari. Ha in particolare evidenziato come lo statuto dell’Università Peloritana preveda nel Consiglio di Dipartimento, un rappresentante del personale tecnico-amministrativo qualora il numero di docenti afferenti al Dipartimento sia inferiore o pari a settanta, di due qualora il numero sia maggiore di settanta e fino a centoventi, di tre qualora il numero sia superiore a centoventi, che in percentuale corrisponde, in media, ad un tasso di circa il 2% rispetto ai professori e ricercatori afferenti nei dipartimenti, mentre nella quasi totalità degli atenei italiani la rappresentanza del personale varia dal 10% (Università di Bari, Milano, Palermo, Bologna, Federico II Napoli, ROMA TRE, Reggio Calabria) 15% per le Università di Roma La Sapienza, Verona, Salento, Firenze e Perugia, fino ad arrivare al 20% del Politecnico di Torino ed al 25% dei docenti e ricercatori dell’Università di Torino.
Nicita ha posto inoltre l’accento sulle norme statutarie che regolano l’elezione del Rettore e la composizione del Senato Accademico reclamando una maggiore pesatura del voto del personale T.A e dei Lettori/CEL (nella misura del 50 per cento del numero complessivo dei professori di ruolo e dei ricercatori a tempo indeterminato aventi diritto al voto) e l’aumento del numero da 3 a 4 dei rappresentanti del personale in seno al Senato;
“Resto fiducioso sulla condivisione delle modifiche prospettate da parte del Rettore che ha da sempre sostenuto la sua sensibilità rispetto alle richieste dei dipendenti dell’Università di Messina; ed anche perché sono convinto che bisogna ritrovare l’entusiasmo, la motivazione e l’orgoglio di appartenere ad un Ateneo con potenzialità enormi. Ed i nostri obbiettivi potranno essere realizzati innanzitutto attraverso una revisione statutaria che riservi più spazio al personale tecnico-amministrativo ed ai lettori/CEL, perché il riconoscimento formale è il primo cardine di un rispetto e di un coinvolgimento effettivo nella comunità accademica”.