Meno di una settimana alla decadenza del piano paesaggistico: occupato con assemblea permanente il municipio di Pace del Mela. Un’azione forte per scongiurare il rischio di nuovi inceneritori, elettrodotti, impianti inquinanti e cementificazione possibili in assenza del piano.
“Chiediamo al Presidente Musumeci di riadottare immediatamente il piano paesaggistico – dichiarano gli attivisti di varie associazioni che danni si battono per la tutela ambientale della Valle del Mela – Questo, è bene ricordarlo, risulta da un processo di concertazione democratica lungo anni, che ha raccolto opinioni e osservazioni delle comunità locali.
La Valle del Mela e il territorio sono davanti a un bivio. Da un lato la cementificazione, la devastazione e la speculazione che ha spolpato le nostre colline, deturpate dagli elettrodotti TERNA, inquinato il nostro mare e impedito, fino ad ora, uno sviluppo diffuso. Dall’altro, finalmente, una possibilità di riscatto, di tutela e di un modello sociale ed economico che non corroda la stessa possibilità di vivere e prosperare nei nostri villaggi e città.
La valle del Mela -in un fronte unito di sindaci, comitati e associazioni, donne e uomini- ha già respinto l’attacco mortale, rappresentato dal mega inceneritore di A2A, grazie all’impedimento giuridico posto dal piano paesaggistico, che ha determinato la bocciatura del consiglio dei ministri.
È per questi motivi, per la difesa sacrosanta della vita e della giustizia ambientale sul territorio, che esigiamo la riadozione immediata del piano.
Entro la data vicinissima del 27 ottobre il presidente deve ottemperare alle indicazioni del tar di Catania, che riconosce come l’annullamento del piano significherebbe “un pregiudizio urbanistico-ambientale grave e certo per quel territorio”, apponendo la sua firma.
Se è vero che i mali estremi richiedono estremi rimedi, la Valle del Mela è pronta a tutte le iniziative necessarie”.