La scorsa settimana si era astenuto da tutte le pratiche in discussione al plenum perche` non aveva avuto modo di approfondirle. Oggi invece Nino Di Matteo, consigliere del Csm fresco di elezione, ha sparigliato le carte a Palazzo dei Marescialli, contribuendo al rinvio del voto del plenum sulla nomina di tre nuovi sostituti alla Procura nazionale antimafia. Si tratta proprio dell`ufficio giudiziario dove lui stesso ha lavorato, dopo aver lasciato la procura di Palermo, e che e` guidato da Federico Cafiero De Raho, con cui i rapporti non sono mai stati facili, soprattutto dopo l`estromissione di Di Matteo dal pool sui mandanti delle stragi.
L`iniziativa a sorpresa e` stata la presentazione, con il consigliere Sebastiano Ardita – difensore di Di Matteo nel procedimento disciplinare da cui fu assolto quando indagava sulla cosiddetta trattativa Stato-mafia – di una proposta alternativa alle due gia` approvate dalla Terza Commissione. Proposte che sono tutte sovrapponibili su due dei nomi indicati (Roberto Maria Sparagna, il pm che a Torino ha condotto diverse inchieste sugli anarchici e per questo e` stato destinatario di minacce, e Giuseppe Gatti, magistrato della Dda di Bari), ma non sul terzo.
E cosi` sia per l`iniziativa di Di Matteo e di Ardita, sia per alcuni dubbi sorti tra i consiglieri sulle modalita` del voto di proposte simili, si e` preferito rinviare tutto al plenum del 6 novembre prossimo. La Commissione ad amplissima maggioranza (5 voti a favore, compreso quello di Ilaria Pepe di Autonomia e Indipendenza, la corrente che ha candidato Di Matteo e in cui “milita” Ardita) aveva proposto che il terzo candidato fosse Catello Maresca, il magistrato napoletano che e` riuscito a catturare il boss della camorra Michele Zagaria.
Mentre la sola consigliera di Magistratura Indipendente Paola Braggion aveva indicato Calogero Piscitello, ora sostituto procuratore a Palermo ma sino a qualche mese fa responsabile della Direzione dei detenuti del Dipartimento dell`amministrazione Penitenziaria.
Di Matteo e Ardita chiedono ora fanno entrare nella rosa un nuovo nome:quello di Domenico Gozzo, attualmente sostituto Pg a Palermo. Da procuratore aggiunto a Caltanissetta fu lui a far riaprire le indagini sulla strage di via D`Amelio e scoprire il depistaggio, realizzato con il falso pentito Scarantino, costato l`ergastolo a sette innocenti. (ANSA)