di Palmira Mancuso – La “Festa du Pipi Russu” in programma da stasera al 22 settembre è stata sonoramente bocciata dai lettori di Messinaora che sulla pagina facebook, stante i commenti seguiti alla pubblicazione di una foto che ritrae l’allestimento di quella che può senza dubbio definirsi una sagra nella piazza antistante il Comune.
Di certo la sensazione per chi ci si trova a passare non è piacevole: l’eleganza della piazza fa a pugni con i tavoli rossi di plastica, le pattumiere per gli scarti, i fili dei gruppi elettrogeni che consentiranno “rustute e mangiate” che non si addicono alla piazza più istituzionale della città. Pare quasi un vilipendio. Persino al monumento dei caduti che sarà preso d’assalto da chi parteciperà pure alle danze (vista la prevista chiusura delle serata a cura di un tale Dj Finale e il suo set).
Discutibile far passare l’idea che il peperoncino sia “tradizione” messinese, ma certo non è opinabile il cattivo gusto: basta vedere la locandina che certamente non è all’altezza di un evento spacciato dall’amministrazione come qualcosa che abbia a che vedere con la cultura o peggio con le tradizioni popolari.
Ed ecco allora che arrivano i commenti (quelli si piccanti) di chi ha voluto dire la sua, tra chi si chiede se non sia uno scherzo, chi non lesina battute alla dimensione “paesana” dell’evento, chi ricorda che il regolamento comunale vieta.
“Che trashata assurda, che pugno nello stomaco quei tavoli e quelle sedie messi lì in Piazza Unione Europea. Dico, Piazza Unione Europea, non Piazza Pinco Pallino…Piazza Unione Europea non merita sta sagra paesana” è il commento di Giuseppe V.
“Si tratta di un allestimento degno di una fiera di quinta categoria. Complimenti per lo stile e per chi ha permesso tutto ciò!” scrive Roberto F.
Certo c’è anche chi difende l’intera operazione come la presentatrice dell’evento Letizia Lucca che scrive “Il messinese/buddace sa solo criticare. Il messinese intelligente e propositivo agisce creando qualcosa di utile senza necessariamente denigrare l’altrui lavoro”.
E giù di lì, con messaggi più o meno riferibili ma che potete vedere a questo link.
Non si tratta di “snobbare” o di ridicolizzare chi in qualche modo si è impegnato a lavorare per la realizzazione della manifestazione. Ma è chiaro che pare persino una provocazione legittimare ad evento culturale “la grande abbuffata finale” che non è certo una citazione del film di Marco Ferreri.
Ne l’occasione di convivialità può giustificare l’avallo di una amministrazione in barba al regolamento C.O.S.A.P. dove all’articolo 15 comma 10 si fa espressamente riferimento alla piazza Unione Europea scrivendo: “nelle zone Piazza Duomo, Antonello ed Unione Europea […] l’occupazione temporanea di spazi ed aeree pubbliche è consentita solo ai pubblici esercizi ed alle attività commerciali autorizzate alla somministrazione assistita e non con affaccio diretto su di esse “.
Per intenderci è possibile concederla anche ad associazioni non lucrative di utilità sociale, ma non è questo il caso visto che anche volendo credere nella volontà di promuovere lo spirito identitario della “pasta ncaciata e piscistoccu a ghiotta”, il cibo a disposizione non è distribuito gratuitamente agli avventori.
Insomma, da stasera Piazza Unione Europea il rosso assumerà diverse sfumature, che per molti saranno rabbia e vergogna per non aver potuto evitare questo “bruciore” di stomaco.