di Palmira Mancuso – Soldi in arrivo per una vera programmazione, puntando sulle produzioni interne, e sfruttando i buoni rapporti con la Regione. Quello presentato oggi alla città parrebbe il futuro “dei sogni” per l’Ente Teatro Vittorio Emanuele, stante la presentazione della nuova governance che è frutto di un lavoro “carbonaro” (così l’ha definito il sindaco De Luca) tra le istituzioni locali e regionali.
A fare gli onori di casa il Sovrintendente Gianfranco Scoglio, che in una battuta ha chiarito anche la natura politica di questa liaison: “come spesso accade noi di destra dovremo pagare i debiti lasciati dalla sinistra”, con riferimento ai disavanzi di gestione e all’ultima stagione che ha chiuso positivamente e persino con un bilancio in attivo. Restano invariate le direzioni artistiche affidate per la prosa a Simona Celi Zanetti e per la musica a Matteo Pappalardo, che forse dal prossimo bilancio potranno essere retribuiti (previo cambio di statuto) anche per dare un segnale chiaro su quanto sia necessario valorizzare il lavoro artistico (sul quale noi ci siamo espressi in tempi non sospetti).
Ecco il suo intervento:
A fare da controcanto l’assessore regionale Manlio Messina che ha annunciato un emendamento, in attesa di passare al voto dell’Assemblea, che destina 1 milione e 100 mila euro al teatro di Messina, con un aumento quindi di 600 mila euro dei fondi destinati ai teatri siciliani, con un particolare riguardo a Catania e allo Stretto tra cui è stata annunciata anche una fattiva collaborazione attraverso un protocollo d’intesa.
Presente l’ex sindaco Buzzanca, riferimento politico del neo Presidente del cda Orazio Miloro, il sindaco De Luca ha dichiarato che già ad ottobre arriveranno nelle casse 200 mila euro, congelati in attesa degli sviluppi che ora sembrano indirizzati verso quella “metodologia per una corretta programmazione” che l’evoluzione delle relazioni con la regione sembra garantire. Tuttavia il “giudizio resta sospeso”, ha precisato De Luca, rinviando alla conclusione di questa nuova stagione ogni decisione ed auspicando che “la Regione smetta di usare come bancomat Comuni e istituzioni”.
Ultimo a prendere la parola Orazio Miloro, che ha chiarito come il cda sia già al lavoro, ringraziando i neo consiglieri nominati dal Comune, Nino Principato e Giuseppe Ministeri, e annunciando per la prima settimana di ottobre la presentazione del cartellone di prosa e di musica. Tra gli obiettivi di Miloro la “sinergia tra le istituzioni culturali della città, prima fra tutte l’Università, la ricerca di partner privati per rilanciare le produzioni, e la formazione per esportare il nome di Messina oltre lo Stretto attraverso la valorizzazione delle maestranze”.
Ecco il suo intervento: