“Messinaservizi Bene Comune effettua periodicamente la bonifica delle discariche che vengono lasciate in città, sia in centro che in periferia, e siamo intervenuti anche oggi a Bisconte, dove cittadini e aziende avevano lasciato di tutto, pensando fosse la loro discarica personale”. Lo dice il presidente della Messinaservizi Bene Comune Giuseppe Lombardo che aggiunge: “Agiamo sempre celermente, ma é chiaro che non sono tollerabili ripetuti comportamenti incivili. Chiediamo ancora maggiore collaborazione da parte delle Forze dell’ordine per stanare queste persone che operano in diverse parti della città, dove ritengono di essere meno controllati. Per questo, su disposizione del sindaco Cateno De Luca, saranno posizionate ulteriori telecamere nei punti sensibili dove più frequentemente si formano discariche.
Già in precedenza numerose telecamere erano state installate in città in alcuni siti cittadini, ma purtroppo comportamenti non corretti ci obbligano ad aumentarle”.
Sulla questione della discarica a Bisconte, segnalata dal Movimento Cinque Stelle, é intervenuta anche l’assessore all’ambiente Dafne Musolino che ha sottolineato: “Evidentemente il Consigliere Geraci, ma non gliene faccio una colpa, ignora che l’area è sottoposta a sequestro giudiziario con PG operante la Polizia Metropolitana e sotto la custodia giudiziaria dello IACP che, a seguito della convocazione del tavolo di monitoraggio ambientale da me istituito, è stato sollecitato a ripristinare le misure di vigilanza e a bonificare l’area. Qualche giorno fa lo IACP ha comunicato di avere dato incarico per ripristinare le barriere e ripulire l’area. L’amministrazione comunale è vigile ed operosa, senza bisogno di ricevere minacce di presentazione di esposti di vario tipo (considerato che l’area è sequestrata, la Procura è già a conoscenza dei fatti). Rammento inoltre, che quando l’Arpa ha riferito al Tavolo del sopralluogo eseguito insieme all’on.le Antonio De Luca e al Consigliere Geraci a Bisconte, è stato documentato dal Comandante della Polizia Metropolitana quanto già era stato fatto ben due anni prima”.