di Frà Giuseppe Maggiore – Volti stanchi, volti bruciati dal sole siciliano che li ha accompagnati per diverse tappe percorse a piedi. Siracusa, Priolo Melilli, Sortino, Villasmundo, Bruccoli, per poi raggiungere il luogo dove San Francesco ricevette le stimmate, la Verna e infine Assisi.
Basta guardare le foto per accorgersi dello sguardo luminoso, bello, innamorato degli ottanta giovani marciatori siciliani, accompagnati da frati e suore che hanno spezzato la Parola di vita eterna durante le celebrazioni eucaristiche, le catechesi e i vari momenti forti di preghiera comunitaria. Ovviamente non è mancato il tempo per lasciarsi riconciliare con Dio attraverso il sacramento della riconciliazione.
Lieti lungo la strada verso Assisi per sperimentare la gioia del Perdono promesso da Francesco, i giovani di Sicilia, insieme alla marcia delle Famiglie e i loro bambini, hanno sperimentato la peculiarità del carisma francescano: la fraternità. Perché è da fratelli e con i fratelli che Francesco ci porta tutti in Paradiso.
Ognuno di loro baciando quel luogo santo e entrando nella culla dell’Ordine dei Frati Minori, Santa Maria degli Angeli alla Porziuncola porteranno nelle loro preghiere ognuno di noi rimasti qui nella nostra Terra siciliana. Entrando nella piccola chiesetta dove Francesco iniziò la meravigliosa avventura con il Signore, verseranno lacrime di gioia, di perdono, di pentimento… che quelle lacrime siano linfa per costruire la pace partendo dall’accoglienza del fratello abbattendo ogni ostacolo che impedisce la costruzione del Regno di Dio.
Un messaggio forte ci giunge proprio dai marciatori di Sicilia che sul Palco di Santa Maria Degli angeli hanno ricordato la sofferenza che hanno incontrato nel volto della gente del siracusano afflitta dal dolore a causa dell’inquinamento, in loro hanno visto il volto di Cristo che va cercato in ogni essere umano senza mai stancarsi.
L’appuntamento è ad Assisi per il prossimo anno, non perdiamo l’occasione di vivere anche noi i momenti forti che Dio ci riserva… buona marcia.