Gli agenti della Squadra Volanti della Questura di Messina, hanno arrestato in flagranza di reato, Cavallaro Piersanti, 33 anni, per rapina aggravata e lesioni personali in concorso con un complice, tutt’ora ricercato.
L’arrestato, classe 85, si trovava all’interno di un negozio in zona Tremestieri, quando ha prelevato dallo stesso un’autoradio dalla quale aveva appena asportato il dispositivo antitaccheggio. Il ladro, ignaro della presenza di un’ulteriore placca antifurto all’interno della confezione, si allontanava dall’attività commerciale con la refurtiva nello zaino, provocando l’attivazione dell’allarme.
Il soggetto e il suo complice, quindi, vedendosi scoperti, si davano alla fuga salendo a bordo della loro autovettura, parcheggiata nei pressi del negozio e, nella corsa, tamponavano due macchine.
Continuando a vedersi inseguiti, si liberavano dell’autoradio rubata lanciandola dal finestrino e Cavallaro, che si trovava alla guida, azzardava manovre pericolose con le quali metteva a rischio la vita del proprietario del negozio e dei due dipendenti, i quali, ad un certo punto, in un estremo tentativo, hanno provato a bloccare l’auto posizionandosi davanti alla stessa, cercando inutilmente di aprire le portiere, chiuse dall’interno. Durante questi frangenti, uno dei due dipendenti riportava una contusione alla mano.
Grazie alle indicazioni fornite dalle tre vittime e alla visione delle immagini delle telecamere di videosorveglianza, i poliziotti sopraggiunti sono riusciti a identificare rapidamente i fuggitivi, rintracciando Cavallaro Piersanti in un’altra zona della città. A seguito della perquisizione personale, gli operatori delle Volanti hanno rinvenuto, indosso al sospettato, la chiave dell’autovettura, che coincideva con quella indicata dai testimoni, il tutto confermato dalle tracce presenti sulla carrozzeria, consistenti in ammaccature e striature sul paraurti.
All’interno della macchina, poi, venivano trovati due coltelli, cinque cacciaviti e un kit di chiavi esagonali, immediatamente posti sotto sequestro. Il soggetto, dunque, è stato immediatamente arrestato per il reato di rapina impropria aggravata e lesioni personali e, su disposizione dell’Autorità Giudiziaria, sottoposto al regime degli arresti domiciliari. Continuano incessanti le ricerche del complice.