di Palmira Mancuso – Una ordinanza vergognosa che mostra quanta ipocrisia c’è in una amministrazione che da un lato ristruttura il dormitorio comunale, dall’altro punisce con multe salate i senzatetto, paragonando le persone ai rifiuti che deturperebbero il decoro urbano. Stop ai lavavetri al semaforo, ai venditori di rose che minerebbero la “sicurezza” dei cittadini messinesi.
Leggiamo attoniti quanto prevede l’ordinanza firmata da Cateno De Luca, che dispone “Misure a tutela del decoro di particolari luoghi” spacciando per una questione di sicurezza il divieto al diritto di circolare, l’ultima libertà che resta ai più poveri, quella di godere di spazi pubblici per sentirsi ancora vivi, vedere altre persone, mangiare un panino o chiedere aiuto.
Meglio non vederli i poveri. D’inverno spariscono cercando rifugio in luoghi desolati. Ma d’estate diventano meno invisibili: e allora cosa fa il sindaco dei benpensanti, dei cattolici che lo invitano ad ogni festa paesana per la processione di turno, che il 15 agosto si farà immortalare accanto alla Vara? Li multa.
Da 100 a 300 euro che nessuno dei destinatari dell’ordinanza evidentemente possiede. Una caccia all’uomo da cui noi, come giornale di questa città, prendiamo le distanze. Perchè crediamo che se qualcuno commette “reati” ci sono le forze dell’ordine, e il resto è solo propaganda in spregio ai diritti umani fondamentali.
Ecco le aree individuate dal sindaco-sceriffo che, volendo imitare il peggior ministro della storia della repubblica italiana, cavalca l’onda della criminalizzazione dei poveri, siano essi migranti che italiani a cui potrebbe arrivare l’ordine di allontanamento e di divieto di accesso a cui ci auguriamo che i nostri vigili urbani non diano seguito, come una sorta di obiezione di coscienza: sono le Stazioni Centrale e Marittima (nel raggio di 100 metri); piazza Stazione; capolinea tranvia Annunziata e Fermi; Cavallotti (per una distanza di 50 metri); imbarcadero Caronte di viale della Libertà (rada San Francesco e “serpentone” per una distanza di 50 metri) e loro pertinenze; ospedale Papardo, Policlinico, Piemonte (per una distanza di 100 metri); scuole Bisazza, Basile, Antonello, Majorana-Marconi, Archimede, Verona-Trento, La Farina, Seguenza, Maurolico, Jaci, Quasimodo, Minutoli (per una distanza di 100 metri) e le loro pertinenze; sedi universitarie delle vie T. Cannizzaro, P. Castelli, piazza XX Settembre, Annunziata, Papardo, (per una distanza di 100 metri) e le loro pertinenze; i complessi monumentali Monte di Pietà, Porta Grazia, chiese San Giovanni di Malta, San Francesco all’Immacolata, dei Catalani, Monastero di Montevergine, Cristo Re, le piazze del Governo e del Municipio, teatro Vittorio Emanuele, piazza Antonello, Galleria Vittorio Emanuele, piazza Duomo (per una distanza di 100 metri) e le loro pertinenze; il perimetro delimitato fra le vie La Farina, T. Cannizzaro, C. Battisti, viale Europa, Vittorio Emanuele, Garibaldi, corso Cavour, piazzette tematiche, piazza Lepanto, I Settembre, tra piazza Duomo e via Garibaldi, Batteria Masotto-Passeggiata a Mare (per una distanza di 100 metri); ville Mazzini e Dante; aree mercatali S. Orsola, Vascone, Zaera, Aldisio, E. Fermi, Giostra (per una distanza di 100 metri); e tutte le aree comunali adibite a verde pubblico, parcheggi e androni dei supermercati, centri commerciali, vicinanze dei luoghi di culto.
“Nelle more di adeguamento del Regolamento comunale di Polizia urbana – si legge ancora nell’ordinanza – al fine di tutelare il patrimonio culturale ed ambientale della città, di garantire una maggiore sicurezza urbana nel territorio ed agevolare l’attività operativa della Polizia municipale e delle altre Forze di polizia, al fine di preservare il decoro e la vivibilità urbana sono vietati il bivacco anche con il consumo di alimenti e bevande sul suolo comunale disseminando rifiuti, ovvero porre in essere comportamenti che creano difficoltà legate alla libera fruizione delle aree e degli spazi pubblici; l’accattonaggio molesto posto in essere con il carattere dell’insistenza o dell’oppressione nelle richieste di denaro o attuato con azioni che turbino il libero utilizzo delle aree pubbliche e dei parcheggi limitrofi e/o che vi rendano difficoltoso l’accesso; mendicare con la presenza di minori o con l’utilizzo di animali o simulando menomazioni fisiche per richiamare l’attenzione e la compassione dei passanti; le richieste di denaro con offerta di servizi quali la pulizia dei vetri, fari o altri parti di veicoli; occupare illecitamente gli spazi pubblici, stazionare o intralciare la libera circolazione di persone e veicoli. Chiunque violi i divieti imposti dal provvedimento è soggetto alla sanzione amministrativa pecuniaria del pagamento di una somma da 100 a 300 euro. Contestualmente all’accertamento della condotta illecita, al trasgressore viene ordinato l’allontanamento dal luogo in cui è stato commesso il fatto”.
Contro questa ordinanza disumana, lanciamo un appello a cui daremo seguito coinvolgendo chi in questa sventurata città si è sempre silenziosamente occupato dei disagi di questi “nuovi criminali” inventati dal sindaco De Luca. Chiederemo con forza che ritiri questa ordinanza, perchè fomenta la paura sociale e criminalizza i più deboli.