Ci sono anche due conosciuti professori messinesi tra i nomi dei docenti coinvolti nell’inchiesta “Università Bandita” che ha portato alla luce un sistema che permetteva di controllare e gestire l’Ateneo con metodi quasi mafiosi tra minacce e “pizzini” e che è costata la sospensione al Rettore a altri nove docenti dell’Ateneo Catanese.
Ma l’inchiesta tocca anche l’Università di Messina: tra i 41 indagati che compaiono nel decreto di perquisizione c’è anche il nome del professore Santi Fedele, storico di fama e molto noto anche per la sua appartenenza massonica ai massimi livelli nazionali, mentre tra i capi d’imputazione compare il nome del professore Francesco Saverio De Ponte, chirurgo anche lui molto noto.
Al professore Fedele viene contestato l’abuso d’ufficio come componente di una commissione di valutazione per un posto di ricercatore di Storia contemporanea alla facoltà di Scienze politiche, per una procedura di scelta che si tenne tra il luglio e il settembre del 2017, e che vedeva nove partecipanti. Avrebbe manifestato «… la propria disponibilità» al direttore del dipartimento Giuseppe Barone, che lo contattò «… in ordine alla assegnazione del posto» a Sebastiano Granata, che poi effettivamente risultò vincitore della selezione e ottenne il posto di ricercatore.
Ci sono anche altri due rettori, entrambi medici, Eugenio Gaudio, de La Sapienza di Roma, e Marco Montorsi, dell’Humanitas University di Rozzano e presidente della Società italiana di chirurgia, tra i 60 professori indagati dalla Procura di Catania nell’inchiesta.
Da quanto emerge dal decreto di perquisizione notificato dalla Digos della polizia di Stato, tra gli indagati c’è anche l’ex procuratore di Catania, Vincenzo D’Agata. Si sarebbe interessato per il ruolo di ordinario nel settore Anatomia del dipartimento di Scienze biomediche per la figlia Velia. La candidata, scrive la Procura, avrebbe avuto più incontri per il concorso in università, e, si legge nel provvedimento, «in un’occasione accompagnata dal padre Vincenzo D’Agata, già procuratore della Repubblica di Catania».
Questi tutti i 66 indagati, 60 professori e altre sei persone a vario titolo collegate all’inchiesta:
Salvatore Cesare Amato (Unict)
Massimo Antonelli (UniRoma)
Marinella Astuto (Unict)
Pietro Baglioni (UniFirenze)
Laura Ballerini (Sissa Trieste)
Antonio Barone (Unict)
Giuseppe Barone (Unict)
Francesco Basile (rettore Unict)
Alberto Bianchi (Unict)
Antonio Giuseppe Biondi (Unict)
Paolo Cavallari (UniMilano)
Michela Maria Bernadette Cavallaro (UniCt)
Giovanna Gigliano (UniNapoli)
Umberto Cillo (UniPadova)
Giorgio Conti (La Cattolica Roma)
Agostino Cortesi (UniVe)
Velia Maria D’Agata (Unict)
Enzo D’Agata (ex procuratore di Catania)
Stefano De Francisci (UniCz)
Francesco Saverio De Ponte (UniMessina)
Santo Di Nuovo (Unict)
Francesco Di Raimondo (Unict)
Marcello Angelo Alfredo Donati (Unict)
Filippo Drago (Unict)
Alessia Facineroso (Unict)
Santi Fedele (UniMessina)
Enrico Foti (Unict)
Giovanni Gallo (Unict)
Anna Garozzo (Unict)
Eugenio Gaudio (UniRoma La Sapienza)
Maria Giordano (Unict)
Sebastiano Angelo Granata (Unict)
Salvatore Giovanni Gruttadauria (Unict)
Calogero Guccio (Unict)
Alfredo Guglielmi (UniVr)
Giuseppina La Vecchia (UniChieti-Pescara)
Giampiero Leanza (Unict)
Massimo Libra (Unict)
Giancarlo Magnano di San Lio (Prorettore Unict)
Luigi Vincenzo Mancini (UniRoma La Sapienza)
Claudio Marchetti (UniBologna)
Massimo Mattei (UniRomaTre)
Paolo Mazzoleni (Unict)
Carmelo Giovanni Monaco (Unict)
Maura Monduzzi (UniCagliari)
Marco Montorsi (Rettore Humanitas Rozzano)
Giuseppe Mulone (Unict)
Paolo Navalesi (UniCz)
Matteo Giovanni Negro (Unict)
Ferdinando Nicoletti (Unict)
Karl Jurgen Oldhafer (Barmbek Asklepios Hospital Amburgo)
Giuseppe Pappalardo (Unict)
Pietro Pavone (Unict)
Roberto Pennisi (Unict)
Vincenzo Perciavalle (Unict)
Giacomo Pignataro (Già rettore Unict)
Giovanni Puglisi (Unict)
Stefano Giovanni Puleo (Unict)
Maria Alessandra Ragusa (Unict)
Antonino Recca (ex rettore Unict)
Romilda Rizzo (Unict)
Salvatore Saccone (Unict)
Giovanna Schillaci (Unict)
Giuseppe Sessa (Unict)
Luca Vanella (Unict)
Giuseppe Vecchio (Unict).