A mente fredda, ma cuore ancora caldo, arriva il “grazie” del comitato organizzatore del primo Pride dello Stretto: Sabrina Arena, Beppe Bellinghieri, Salvatore Bertino, Ketty Bertuccelli, Chiara Brizzi, Tonino Cafeo, Giuseppe Camarda, Federica Cutaia, Rosario Duca, Cristina Francolino, Giada Galletta, Gabriella Midili, Ivana Parisi,
Maria Giovanna Quartarone, Marzia Raffone, Francesco Rinaldi.
“L’8 giugno rappresenta una data storica per la Città di Messina – si legge in una nota alla stampa – Una giornata che ha visto per la prima volta migliaia e migliaia di persone inondare le vie cittadine per rivendicare il proprio diritto alla libertà di essere.
Abbiamo sentito la vitalità della città innalzarsi e accompagnarci per il tutto il percorso che abbiamo seguito. Per la prima volta uomini, donne, giovani, anziani, bambini, famiglie non hanno avuto paura di mostrare la gioia e l’orgoglio di essere se stessi, senza compromessi, contro ogni discriminazione.
Noi del Comitato riteniamo che la nostra azione possa, soprattutto nella città dello Stretto, divenire un punto di riferimento per tutti coloro a cui sono negati i diritti fondamentali e ci piace pensare che il Pride rappresenti un rito di passaggio di un percorso di confronto aperto e responsabile sulla tematica dei diritti umani.
Difatti, il cuore della nostra piattaforma politica si fonda sull’intersezionalità dei diritti, che non possono essere considerati a compartimenti stagni e tutelati singolarmente, ma riconosciuti e garantiti nella loro totalità, nell’ambito di un approccio che assicuri il riscatto civile, politico, sociale, culturale ed economico di tutte le comunità, con particolare attenzione a quelle più vulnerabili.
Questi mesi di lavoro – continuano gli organizzatori – hanno rappresentato la sintesi di una battaglia pluriennale, portata avanti sul territorio dalla società civile e culminata nell’Onda Pride dell’8 giugno. Ma questa data non rappresenta il momento
conclusivo di un percorso, bensì quello fondante di nuova vita sociale e politica che sostiene tutti coloro la cui dignità è quotidianamente calpestata. È arrivato il momento di scardinare gli stereotipi e i luoghi comuni e sconfiggere il pregiudizio che ormai da troppo tempo condiziona la vita di coloro che sono giudicati diversi:
per il genere, l’orientamento sessuale, il colore della pelle, l’etnia, la disabilità, la condizione sociale, culturale ed economica.
Ciò che la città ci ha restituito in termini di apprezzamento, supporto, partecipazione attiva e ringraziamento rappresenta per noi la linfa vitale che alimenterà l’azione che porteremo avanti.
Nel ringraziare tutti i messinesi, le messinesi e non, per questo momento di gioia che hanno restituito a noi e alla città tutta – conclude il comitato – vogliamo soprattutto ringraziare tutti coloro che ci hanno sostenuto: idealmente, logisticamente, economicamente e in termini di collaborazione attiva.
Innanzitutto, ringraziamo il comitato BariPride, i circoli Arcigay di Catania, Siracusa, Ragusa e Reggio Calabria per averci supportato per il nostro debutto ed essere stati al nostro fianco per tutta la parata.
Un ringraziamento particolare va ad Ivan Catanzaro di Amso, che ci ha permesso di assicurare assistenza sanitaria durante la sfilata e ha accolto il nostro party finale.
E poi, a Carmelo Picciotto e allo staff del Salotto Fellini, che ospitandoci hanno dato ampio spazio alle nostre iniziative.
A Letterio Santoro di MessinaInCentro che ha dato ampia visibilità ai nostri eventi.
Ancora, ad Agedo, Aegee Messina, ArcheoME, Arcigay Palermo, Cambiamo Messina dal Basso, Libreria Ciofalo, Libreria Colapesce, Comitato Addio Pizzo, Fare per Cambiare, Edizioni Smasher, Hydra Eventi, Kalon, Freedem, Antonello Giglio fiorista, Giovani Avis, L’altra, LoveME, MessinaAccomuna, Queers, Rete degli Studenti, Salotto, SIMS e Stonewall per aver preziosamente collaborato all’organizzazione degli eventi che
hanno animato i mesi precedenti il Pride.
Da ultimo e non per ultimi, tutti gli sponsor e le associazioni che hanno contribuito con il loro sostegno economico, permettendo a noi di regalarci e regalare alla città un momento di riscatto e crescita.
Al prossimo anno!”