Le single sindacali regionali del settore trasporti, hanno proclamato lo stato di agitazione dei lavoratori dipendenti delle aziende di trasporto pubblico locale in Sicilia per protestare contro il taglio dei finanziamenti, dei servizi e della catastrofica ricaduta sui livelli occupazionali.
Fit Cgil, Uil trasporti e Ugl giudicano gravissimo il pericolo esplicitato con una comunicazione dell’Assessorato regionale ai trasporti del taglio di quasi il 50% dei servizi di trasporto urbano ed ex-urbano a partire dal primo di luglio 2019.
Le OO.SS. denunciano che se questo dovesse essere attuato determinerebbe la totale soppressione dei servizi con il conseguente licenziamento di migliaia di lavoratori.
Spanò, Giordano, Falanga e Scannella ,segretari generali regionali della categoria dei trasporti, affermano che sia gravissimo pensare di poter risolvere i problemi del bilancio regionale scaricandoli sulle aziende , sui lavoratori e sugli utenti del trasporto un settore già notevolmente sotto dimensionato i stato già tagliato di centinaia di milioni di euro negli anni scorsi a partire dal 2011.
Ritengono legalmente e tecnicamente impossibile tagliare di oltre il 50% i chilometri già previsti in un solo semestre senza con questo di fatto sopprimere i servizi oggi programmati e senza pregiudicare l’avvio del percorso di riforma e qualunque ipotesi di rinnovo dei contratti di servizio ormai definitivamente in scadenza alla fine dell’anno in corso non avendo peraltro finanziato risorse adeguate nel bilancio regionale di previsione neanche per il 2020 e per il 2021.
Il percorso di riforma del TPL ,dicono i sindacati , invece è il solo ,che con le procedure di affidamento ad evidenza pubblica previste , in linea con i regolamenti europei, potrebbe garantire la razionalizzazione e la stabilità del settore , determinando la separazione dei servizi minimi da quelli a mercato al fine di poter garantire un servizio essenziale quale è il trasporto pubblico locale attraverso il quale tutelare il diritto costituzionale alla mobilità.
Le OO.SS. al fine di poter scongiurare i pericoli suddetti ed evitare i danni catastrofici sul TPL in Sicilia hanno chiesto la immediata revoca dei provvedimenti adottati e l’avvio di un confronto.