“La sentenza del TAR di Catania conferma quello che abbiamo sempre detto: con la creazione dell’Agenzia Messina Social City sono stati tutelati lavoratori e utenti dei servizi sociali”. Così Clara Crocè e Gianluca Gangemi della FIADEL commentano al sentenza della sezione etnea del Tribunale Amministrativo Regionale, che ha riconosciuto la legittimità dell’operato dell’amministrazione comunale di Messina e condannato l’Unione Nazionale Consumatori a rifondere le spese (1.652,50 euro più le accessorie) da liquidare a Palazzo Zanca.
“Siamo felici per gli operatori e per i cittadini che loro assistono, ovviamente -aggiungono i due dirigenti sindacali- ma resta l’amarezza per le accuse ingiuste (spesso ai limiti della querela) che per quasi un anno ci sono state rivolte dai tanti detrattori e da tutti coloro che dall’agosto 2018 ci hanno rimproverato di appoggiare la Giunta De Luca invece di tutelare gli addetti dei servizi sociali. La sentenza della magistratura mette la parola fine a una querelle priva di senso e di sostanza. Adesso andiamo avanti, forti del sostegno dei lavoratori iscritti alla FIADEL, non a caso sempre più numerosi, e consapevoli di avere lottato contro tutto e contro tutti nel loro esclusivo interesse”.