Acr Messina: fine delle trattative, Sciotto rifiuta 300 mila euro. La delusione di Arena

La trattativa per l’eventuale passaggio di mano dell’Acr Messina si è chiusa con il rifiuto da parte della proprietà dell’offerta di 300 mila euro dell’imprenditore milanese Rocco Arena, su cui in molti avevano posto le speranze della rinascita del club.

Dunque la società resta a Sciotto, che nonostante i risultati negativi tiene stretto il timone di un club indebitato e che negli ultimi anni ha rimediato figuracce in campo. Il rischio per la proprietà è però di ritrovarsi sempre più sola, con una tifoseria delusa al pari dell’imprenditore Arena e con i giocatori sul piede di guerra a pochi giorni dalla finale di Coppa, chiedendo il pagamento delle mensilità da febbraio a oggi.

Non nasconde amarezza l’imprenditore Rocco Arena che alla Gazzetta del Sud dichiara “Hanno ucciso il mio sogno. Ci ho sperato fino all’ultimo”.

Arena è entrato nel merito delle cifre proposte, con una prima offerta di 250 mila euro cash per rilevare la società, alzandola a 300 mila dopo il primo rifiuto. Una proposta ritenuta congrua dal momento che “il valore reale del titolo sportivo che legittima l’iscrizione al campionato di serie D è di 180 mila euro”.

Gli Sciotto avrebbero invece chiesto 350 mila euro più le passività correnti, ma secondo Arena “la tesi dell’Acr secondo la quale il maggiore importo richiesto per la cessione sarebbe da imputare ai rilevanti investimenti effettuati non è condivisibile”.

Dunque è giunta la parola fine: il mondo del calcio messinese resta lontano dalla sfera di Rocco Arena, che però resterà “per sempre un tifoso del Messina”.

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