Ammette di non potersi dimettere (come qualcuno aveva già provato a spiegare) ma consegna simbolicamente la fascia al Prefetto il sindaco metropolitano Cateno De Luca che non fa un passo indietro rispetto all’intento di portare alto lo scontro istituzionale sulle ex province e i mancati finanziamenti da parte del Governo nazionale, autosospendendosi dalla funzione. Accanto a lui stamattina in Prefettura settantatrè sindaci della provincia, il segretario della Cisl (unico sindacato confederale a partecipare), il sindacato CSA rappresentato da Santino Paladino, il deputato brolese Nino Germanà di Forza Italia.
“Non piegheremo la schiena – ha detto De Luca – ad atti di prepotenza che giustificano l’abbandono in cui versano i nostri territori a causa dell’abbandono dello Stato. Abbiamo il diritto di ricevere ciò che ci spetta per ripianare il disavanzo del 2018 e programmare gli investimenti del prossimo triennio”.
“Con profondo rammarico ho consegnato la fascia di Sindaco metropolitano, ma sono stato coerente con il popolo, il territorio e nei confronti dell’Istituzione che non è un’entità astratta. Nel momento in cui non si può rappresentarla, continuare a ricoprire quel ruolo significa tradire la propria funzione. Però annuncio che non è finita qui: andremo avanti con altre manifestazioni ancora più forti, fino a quando non sarà risolto il problema”. A riferirlo è il Sindaco della Città Metropolitana Cateno De Luca, a seguito della consegna della fascia dell’Ente al Vice Prefetto, Carmelo Musolino.
“La situazione è drammatica – continua il Primo cittadino – aggravata dal rischio che tra qualche mese possa degenerare e costringa anche i Sindaci ad autosospendersi. È necessario attenzionare il Ddl presentato dall’on. Germanà per la modifica del prelievo forzoso, provvedimento che potrebbe essere discusso nel giro di qualche settimana, con una decretazione d’urgenza che metta in gioco, in prima persona, il Governo. I rimedi ci sono, per tale motivo, se le cose non cambiano, non ha più senso continuare a celebrare elezioni per Enti moribondi, abbandonati dalla Regione e dallo Stato”.
“Non voglio più credere agli annunci fatti a febbraio per bocca del Governo – conclude De Luca. Solo di fronte ad atti concreti sarò disposto a rivedere la mia posizione e mettere tutte le mie energie al servizio dell’Ente e della Comunità. Chiedo al Presidente Musumeci di sospendere le procedure di elezione dei consigli metropolitani già fissate per il 30 giugno in quanto non serve piangere il morto, ovvero le ex Province”.