Una via crucis suggestiva perchè vera come la preghiera che ha attraversato il borgo marinaro di Ganzirri dove la parrocchia guidata da Padre Antonello Angemi ha dato vita ad una processione che ha visto partecipare più di un centinaio di fedeli, organizzati logisticamente dal “gruppo missione” animato tra gli altri da Luca Robert che è riuscito a coinvolgere molti giovani.
A sfilare lungo le vie interne del paese, le statue realizzate in carta pesta dal maestro Nuccio Bertuccio, che dell’arte sacra ha fatto la sua ragione di vita, regalando soprattutto ai compaesani preziosi simulacri (come la Madonna della Montagna commissionata quasi 50 anni fa).
Quattro le “barette” che hanno fatto la loro uscita dalla piccola Cappella della Madonna Immacolata sulla via Marina che raffigurano alcuni momenti della Passione, dove spicca in particolare il Cristo crocifisso, ispirato alla Sacra Sindone e che ha “incontrato” in Piazza Bardetta la Vergine Addolorata (una statua in legno, che l’artista ha drappeggiato con le stoffe creando anche quell’ equilibrio estetico che ha impreziosito l’atmosfera).
La meditazione ha fatto eco alle riflessioni ispirate dallo stesso Papa Francesco sui temi dell’accoglienza e dei valori evangelici che non sono ideologie ma libertà per ogni uomo nell’amore, puntando sul tema delle mani, quelle di Dio e quelle degli uomini: che condividono, pregano, soffrono, ma anche che denudano, inchiodano, uccidono. Mani che possono continuare l’opera di Cristo. Mani come quelle dell’artista, come quelle nerborute di Nuccio Bertuccio, riescono a mediare tra la materialità e la spiritualità creando opere che sono preghiera. (Palmira Mancuso)
Qui il video della diretta con l’artista: