Un colpo al cerchio e uno alla botte. O bisognerebbe pensare che nel Movimento 5 Stelle la mano destra non sa cosa fa la sinistra: in questo caso i deputati “del nord” non avvisano i loro colleghi messinesi di una interrogazione che gettando ombre sulla gestione amministrativa del Centro Clinico Nemo Sud ha scatenato reazioni politiche e istituzionali, compresa una nota congiunta di carattere tecnico che Università e Policlinico hanno reso pubblica a difesa del centro d’eccellenza.
Il tardivo intervento dei deputati messinesi è politicamente un boomerang: soprattutto quello della senatrice Grazia D’Angelo, che ammette candidamente di non essere stata coinvolta stante la sua dichiarazione in cui sostiene di “aver contattato personalmente il presidente della Commissione Igiene e Sanità del Senato, Pierpaolo Sileri (primo firmatario dell’interrogazione parlamentare) affinchè organizzi a breve un incontro con il rettore, i rappresentanti di Nemosud e i portavoce messinesi del M5S”.
A sostenere l’uscita della senatrice D’Angelo un altro esponente di punta del movimento, il capogruppo alla Camera Francesco D’Uva, che va oltre e difende il centro: “Sono certo che i senatori che hanno presentato l’atto ispettivo troveranno risposte ai loro quesiti nelle sedi opportune. Da messinese ho visto nascere, partecipando anche all’inaugurazione, il Centro Clinico “Nemo Sud” e posso testimoniare l’impegno profuso da sempre nella cura dei pazienti. In seguito da deputato, ho visitato la struttura trovando sempre conferma dell’abnegazione e della dedizione da parte di chi ci lavora”.
Ovvio che sia prerogativa dei deputati promuovere un’azione ispettiva. Meno ovvio che considerato il ruolo sociale del centro nemo clinico, una delle poche eccellenze nella sanità siciliana, il M5S non abbia considerato in questo intervento di discuterne con i messinesi costretti adesso ad ammettere (almeno a se stessi) che la coerenza non è certo qualità grillina. (Pal.Ma)