Nel pomeriggio del 6 aprile scorso, nei locali della Biblioteca Comunale “Nannino Di Giovanni” di Barcellona Pozzo di Gotto, si è tenuto l’incontro sul “Diario minimo” di Patrizia Donato, testimone oculare del terremoto avvenuto dieci fa e che ha messo in ginocchio l’Abruzzo, in particolare L’Aquila.
L’incontro su un’opera ancora inedita, ma dal valore inestimabile, si è aperto con un video suggestivo sulle macerie che restano del centro storico di una delle città più belle dell’Abruzzo. Sulle note e il testo della cantautrice Simona Molinari, sono state virtualmente attraversate le strade deserte e il silenzio di quei luoghi. L’Aquila è stata ferita a morte, ma ha deciso di rimettersi in piedi, non senza fatica.
Dopo i saluti della dott.ssa Maria Rosa Naselli per la Biblioteca Comunale e quelli dell’Assessora alla Cultura avv. Angelita Pino, ha conversato con l’autrice – attraverso una serie di domande mirate – la prof.ssa Mirella Genovese. Patrizia Donato, emozionata per il suo “Diario minimo”, si è fatta supportare dalla giovane attrice e corista Valeria Di Brisco che, con la sua dizione e interpretazione, ha dato voce al testo dell’Autrice.
Il pomeriggio di ricordi è stato strutturato in modo delicato, così come anticipato in apertura da Maria Rosa Naselli. Patrizia Donato è stata fortunata, nonostante la tragedia, perché è riuscita a sopravvivere a quell’immane dolore. Il sisma, dopo aver colpito persone, cose e natura, ha ferito le anime di chi è rimasto. Sollecitata dalle domande di Mirella Genovese, ha raccontato con emozione, ma allo stesso tempo con lucidità, come è arrivata alla scrittura del suo “Diario minimo”, che raccoglie le sensazioni, le emozioni, il tentativo di fronteggiare la vita quotidiana dopo la frattura collettiva e individuale avvenuta con lo sciame sismico del 6 aprile 2009 in Abruzzo.
Patrizia Donato, originaria di Castroreale è un’artista poliedrica, poiché si occupa di pittura, di scrittura ed è stata allieva del ceramista Antonino Vitacolonna. Dopo un periodo vissuto a L’Aquila, è tornata in Sicilia dove oggi risiede.
Ancora una volta la Biblioteca “Nannino Di Giovanni”, grazie all’instancabile lavoro di Maria Rosa Naselli e Santina Salmeri, ha donato alla città di Barcellona Pozzo di Gotto un momento culturale e di grande riflessione che non sarà dimenticato.
(Carmen Fasolo)