Di Clarissa Comunale – Divertente, brillante, ironica è Angela Finocchiaro nel suo monologo “Ho perso il filo” andato in scena al Teatro Vittorio Emanuele per un nuovo appuntamento della stagione di prosa.
Un Teseo al femminile è la Finocchiaro che irrompe sulla scena prima dell’apertura del sipario, un’eroina contemporanea che invita immediatamente il pubblico alla sua attenzione, un pubblico che le farà da guida, come Arianna fu per Teseo nel racconto mitico, donandole quel filo in grado di ritrovare la strada nell’intricato labirinto di Dedalo ove è nascosta la terribile creatura del Minotauro.
È il racconto, però, di una donna di mezza età, mamma di due figli, moglie sfiancata e lavoratrice senza sosta che riporta sulla scena una figura femminile tutta contemporanea. Un nuovo mito, dunque, che si dimena tra le mura di un labirinto ancora più aggrovigliato: la vita. Il muro parlante che la riporta lontana nel tempo pone la stessa Finocchiaro a rivivere le “fatiche” che in passato era stata in grado di affrontare e che oggi ha dimenticato: non dire le parolacce da bambina, affrontare il primo bacio con un ragazzo alquanto brutto, superare le raccomandazioni disarmanti delle donne di casa (bisnonna, nonna e mamma), cavalcare la passione per il teatro con il suo primo gruppo in tournée a Pinerolo. Fatiche in cui una donna ha saputo indossare un’armatura con disinvoltura e che oggi, tra casa, lavoro, figli, mutuo, abbandona in un angolo in preda all’ansia e alle preoccupazioni.
Se il Minotauro era stato nascosto nel labirinto di Cnosso quale terribile segno del tradimento di Pasifae nei confronti del re Minosse, la vergogna che serpeggia lungo il mito greco è la stessa riportata dalla Finocchiaro nella nostra quotidianità ormai rassegnata ed incapace a sovvertire lo status quo. La nostra epoca, così antieroica e antispartana, è troppo impegnata a “perdere il filo” tra le ricerche su internet, tra nuove creme per le rughe, viaggi last minute, street food e carte sconti. La vita, che è una “faccenda rumorosa e terribile”, non può continuare a sbattere tra le mura di un labirinto, ma deve trovare il coraggio di affrontare le proprie paure e andare incontro al proprio destino, magari ostentando anche un passo di danza (ottime le prestazioni del corpo di ballo che scandiscono bene i tempi del monologo) e strizzando l’occhiolino a qualche obiettivo facendo un bel sorriso.
TVE: Eccezionale Teseo al femminile è Angela Finocchiaro in “Ho perso il filo”
HO PERSO IL FILO
soggetto di Angela Finocchiaro, Walter Fontana, Cristina Pezzoli
testo Walter Fontana
con Angela Finocchiaro
e le Creature del Labirinto Michele Barile, Giacomo Buffoni, Fabio
Labianca, Alessandro La Rosa, Antonio Lollo, Filippo Pieroni, Alessio
Spirito
coreografie originali Hervé Koubi
musiche originali Mauro Pagani
scene Giacomo Andrico
luci Valerio Alfieri
regia Cristina Pezzoli
produzione Agidi
durata spettacolo:* 1 ora e 45 minuti*
Esclusiva per la Sicilia