di fra Giuseppe Maggiore – Oggi 21 marzo non si celebra solo l’entrata della primavera anche se il cielo è un po’ cupo e il sole se ne sta nascosto, almeno qui a Messina, in diverse città italiane ci sono manifestazioni promosse da Libera per “Giornata della Memoria e dell’Impegno in ricordo delle vittime innocenti delle mafie”. Ma non dimentichiamo che oggi viene celebrata la “Giornata mondiale sulla Sindrome di Down”, il tema di quest’anno è “Leave no one behind”, “non lasciare indietro nessuno”.
Sono tante le associazioni che ci invitano ad una seria riflessione riguardo questa delicatissima tematica denunciando quanto ancora siano lontani gli obiettivi di pieno rispetto dei diritti e uguale accesso alle opportunità.
CoorDown Onlus, (Coordinamento Nazionale Associazioni delle persone con sindrome di Down) rilancia la campagna di sensibilizzazione internazionale «Reasons to Celebrate» con un video dal forte impatto che hanno come protagonisti proprio i ragazzi. L’obiettivo è andare a incidere nell’immaginario collettivo, abbattere i luoghi comuni, gli stereotipi.
Quest’anno, CoorDown sarà rappresentato alle Nazioni Unite da Marta Sodano, 25 anni, che porterà la sua storia ed esperienza educativa, fondamentale per l’inclusione sociale e lavorativa.
La presidente Antonella Falugiani, spiega: “Vogliamo scuotere le coscienze di tutti, Fintanto che nel mondo ci sarà l’esigenza di questa Giornata vuol dire che dobbiamo ancora lavorare per il riconoscimento e la valorizzazione della diversità e per un cambiamento culturale profondo nei confronti della disabilità”.
Oltre tutto il tema della Giornata riprende gli obiettivi dell’Agenda 2030 dell’Onu per lo sviluppo sostenibile, il piano globale di azione che impegna a “non lasciare nessuno indietro”. Un messaggio che vale per tutti, superando ogni nozione di diversità.
Le varie iniziative che sono state organizzate oggi in diverse città hanno come obiettivo quello di sensibilizzare e informare le persone su che cosa questa sindrome rappresenta e che cosa invece non è. Soprattutto, per ricordare come alcuni semplici gesti quotidiani come andare a scuola, praticare uno sport, uscire con gli amici, siano ancora, spesso e purtroppo, un traguardo lontano per molte persone con questa sindrome.
Un’iniziativa simpaticissima e nel contempo bella, è quella di indossare dei calzini spaiati, un modo davvero simpatico di portare l’attenzione su questa tematica per dire con un segno che non passa inosservato, “tutti uguali, tutti diversi, tutti importanti”.
Indossiamo allora anche noi un bel paio di calzini spaiati: per ricordare a tutti, anche attraverso i colori, quanto sia importante l’inclusività nonostante le differenze per non lasciare indietro nessuno.