Un amore non corrisposto diventa l’ossessione di una giovane donna che non si rassegna ed inizia a perseguitare quello che avrebbe voluto diventasse il suo uomo.
Inizia tutto nel 2012 lui si è appena separato e lei che già segretamente lo ama va all’attacco. Nessuna illusione ma chiarezza sin dal principio: quel sentimento non è condiviso.
Non lo accetta ed inizia a seguirlo a lavoro, per strada, a casa, alla cui porta si presenta innumerevoli volte bussando con insistenza per incontrarlo non risparmiandogli insulti e aggressioni fisiche tanto da costringere la vittima a sporgere denuncia.
Neanche questo è sufficiente a farla desistere, continua imperterrita a perseguitarlo.
Tre gli interventi dei poliziotti delle Volanti all’abitazione presa di mira: la trovano tutte e tre le volte in prossimità dell’immobile incapace di fornire giustificazioni circa la sua presenza.
8 anni vissuti in un’escalation di ansia, frustrazione ed inquietudine cui segue lo stravolgimento delle normali abitudini di vita.
Ieri la fine dell’incubo: il quadro indiziario ricostruito dagli operatori di polizia è chiaro ed oltre ad evidenziare la condotta persecutoria sopra descritta lascia trasparire il concreto pericolo di reiterazione che porta il P.M., coordinatore delle indagini, a chiedere l’applicazione di idonea misura cautelare tempestivamente emessa dal GIP competente.
La stalker non potrà avvicinarsi ai luoghi frequentati dalla persona offesa mantenendo comunque una distanza di almeno 200 metri né potrà intrattenere con la stessa qualsivoglia forma di comunicazione.