Giovane medico messinese finalista al Premio Galeno Cantamessa

Benito Chiofalo, chirurgo 31enne di Messina, è tra i finalisti del Premio Cantamessa, il riconoscimento per giovani medici promosso da Cassa Galeno in memoria della dottoressa Eleonora Cantamessa, uccisa nel 2013 mentre soccorreva un uomo ferito.

Specializzato in chirurgia oncologica, il dottor Chiofalo ha ricevuto una menzione speciale per il dottorato di ricerca sul carcinoma ovarico che sta svolgendo a Messina. Una scelta, quella di diventare medico, maturata fin dall’infanzia: «Ogni bambino ha il proprio eroe, per me era il mio pediatra». E dopo una formazione divisa tra Italia, Spagna, Danimarca e Germania, oggi fa ricerca nella sua città natale per individuare nuove cure: «Cerco con tutto me stesso di essere un buon chirurgo, per dominare il male peggiore: la malattia oncologica».

Tra i vincitori del premio la conterranea Flavia Alberghina, destinataria di una delle tre borse di studio, del valore di 4.000 euro, che utilizzerà per occuparsi di disabilità infantile in Malawi.

«La nostra missione è la tutela dei medici e, in quanto medici, siamo ben consapevoli delle difficoltà che incontrano oggi i giovani colleghi» spiega Aristide Missiroli, presidente di Galeno, cassa mutua cooperativa dei medici, promotrice del premio. «Supportare i loro progetti è un modo per ribadire il diritto universale alle cure, che Eleonora ha difeso fino all’ultimo istante». Il premio è dedicato alla dottoressa Eleonora Cantamessa, medaglia d’oro al valor civile e alla sanità pubblica, che la sera dell’8 settembre 2013, mentre soccorreva un uomo vittima di un pestaggio, è stata travolta e uccisa dall’auto degli aggressori.

Sul sito di Cassa Galeno – www.cassagaleno.it – sarà disponibile a breve il bando della 6° edizione del Premio per medici fino a 40 anni che assegna tre borse di studio del valore di 4.000 euro per progetti di ricerca, formazione e volontariato, anche all’estero.

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