l più giovane deputato dell’Ars (compirà 23 anni tra due settimane) è quello che dichiara di più al fisco. Nella classifica dei paperoni dell’Ars, infatti, c’è in testa Luigi Genovese. Il forzista rampollo della potentissima famiglia di origini nebroidee, dichiara infatti nel 2018 un reddito di poco meno di 278mila euro lordi.
Dietro di lui ancora un messinese, l’ex direttore dell’Università dello Stretto Franco De Domenico, del Pd, che ha superato i 200mila euro. Terzo gradino del podio per Claudio Fava, parlamentare de I Cento Passi, che supera i 176mila euro lordi. Il partito “più ricco” è ,ovviamente, Forza Italia, che vede cinque suoi deputati nei primissimi posti della classifica. Tra questi il presidente dell’Assemblea Gianfranco Micciché, che supera i 115mila euro.
In fondo alla classifica tre deputati, Elena Pagana e Luigi Sunseri dei 5 Stelle e Antonio Catalfamo, barcellonese di Fratelli d’Italia, che hanno dichiarato solo 3.175 euro, cioè l’indennità maturata all’inizio della legislatura dell’Ars, a fine 2017. Solo una parte degli emolumenti dei deputati regionali, infatti, è tassabile, mentre la diaria è esentasse. I deputati che superano i 100mila euro lordi sono, oltre ai sopra citati, Orazio Ragusa, Giuseppe Compagnone, Toto Cordaro, Nicola D’Agostino, Riccardo Pellegrino, Alfio Papale, Roberto Lagalla, Giorgio Assenza. (G.P.)