Un giorno storico per le associazioni ambientaliste che negli ultimi anni hanno chiesto a gran voce che vengano individuate le responsabilità sull’inquinamento ambientale di cui soffre il comprensorio tirrenico, in particolare la Valle del Mela. Oggi il Gup del Tribunale di Barcellona Salvatore Pugliese ha rinviato a giudizio gli ultimi tre direttori generali della Ram che si sono succeduti fino al 2014, accusati dei reati di gettito pericoloso di cose e per disastro colposo, in relazione alle emissioni di gas, vapori e/o di fumo. Respinta quindi la richiesta di proscioglimento formulata dalla pubblica accusa rappresentata dai sostituti Emanuele Crescenti e Federica Paiola.
La prima udienza del processo con oltre 200 costituzioni di parte civile, si terrà il 3 aprile. A chiedere giustizia molti malati di tumore assistiti da un nutrito collegio di difesa, composto tra gli altri dall’avvocato messinese Carmelo Picciotto.
«Anche i malati di tumore finalmente avranno tutelata la propria dignità» ha commentato a caldo Peppe Marano del Cad Sociale, in prima fila nella battaglia ambientalista.
«Apprendiamo con soddisfazione la decisione del Gup che ha raccolto le costituzioni di parte civili delle associazioni, dei comuni e dei singoli cittadini che da anni chiedono giustizia per vivere in un ambiente più pulito», aggiunge Peppe Maimone dell’Adasc.
L’inchiesta è nata dopo le denunce di numerose associazioni ambientaliste e di alcuni comuni per le emissioni dello stabilimento della Raffineria di Milazzo e per un’eccezionale diffusione, nei comuni limitrofi allo stabilimento, di patologie dell’apparato respiratorio fino all’anno 2014. Di certo una situazione che verrà in qualche modo cristallizzata dalle carte processuali, ma che non ha smesso di essere pericolosa: basti pensare all’incendio che nel dicembre 2017 ha sprigionato gas nocivi oscurando il cielo di Milazzo.
Intanto nei giorni scorsi la Guardia Costiera ha sequestrato tre serbatoi, nell’ambito di una inchiesta in corso su sversamenti di idrocarburi in mare. (Palmira Mancuso)