di Giulia Carmen Fasolo – A Barcellona Pozzo di Gotto, quella che era solo un’ipotesi sussurrata nei corridoi di Palazzo Longano è diventata una realtà. Ilenia Torre, Assessora alla Cultura e all’Istruzione con delega alle Pari Opportunità, ha rassegnato questa mattina le sue irrevocabili dimissioni, rimettendo le sue cariche nelle mani del Sindaco Roberto Materia.
Durante la conferenza stampa tenutasi nei locali del Villino Liberty, l’avv. Torre non ha nascosto la sua emozione per una decisione che ha definito “non serena, molto sofferta e combattuta”, ma volta al “prioritario obiettivo della governabilità dell’Ente e all’esigenza di dover concorrere con ogni mezzo all’attuazione di tutti i principi sottesi ad una buona attività amministrativa e necessari per il perseguimento degli obiettivi programmatici”. In altre parole, le sue dimissioni erano ormai diventate il prezzo da pagare per dare continuità ad un programma politico che lei stessa ha contribuito a redigere prima della tornata elettorale.
Designata fin dall’inizio e ancor prima del risultato della competizione elettorale da Materia, Ilenia Torre ha svolto per oltre tre anni il suo mandato con dedizione nei confronti dell’Istituzione. Ha sottolineato la sua gratitudine innanzitutto nei confronti del primo cittadino, che non le ha fatto mancare mai “il sostegno e il supporto, scommettendo anni fa su una giovane donna che non aveva alcuna esperienza politica”; poi nei confronti della stampa “per essere stata attenta e puntuale negli anni e aver mantenuto sempre accesi i riflettori” sui settori da lei amministrati; infine, Ilenia Torre ha rivolto un grazie alle associazioni culturali – presenti durante la conferenza e solidali nei confronti del suo operato – e a tutti gli uffici di Palazzo Longano.
Dopo la lunga premessa, il nodo centrale della questione è arrivato con tutta la sua forza. L’incontro, infatti, aveva come motivazione sì quello di rendicontare alla città i risultati conseguiti in tre anni di mandato, ma anche di comunicare il non poter più “ignorare i reiterati episodi che si sono manifestati, in tempi recenti, nel Civico Consesso e che sono la più evidente espressione di una connotazione dello stesso che non rispecchia più l’originaria natura civica della coalizione di maggioranza”. Infatti, per Ilenia Torre il Consiglio Comunale ha dismesso gli abiti delle origini, per indossare quelli politici. Il rapporto di collaborazione con l’Amministrazione si è dovuto interrompere “improvvisamente e bruscamente” a causa di episodi che per l’assessora uscente sono stati “la chiara ed evidente rappresentanza di una serie di fibrillazioni, di un malcontento, di qualcosa che non andava più all’interno del consiglio comunale”. La sofferenza “per qualcosa da parte di qualcuno” si è manifestata “nella difficoltà a raggiungere il quorum per le votazioni sui provvedimenti importanti”. Ritardi, non approvazioni, abbandoni dell’aula o assenze che non hanno garantito i numeri e che, alla resa dei conti, “rischiano di ricadere sul cittadino”.
“La natura della maggioranza – ha concluso Ilenia Torre – non c’è più. Il mio impegno non era finalizzato a mantenere a tutti i costi un posto nell’esecutivo, ma a servire la città, a cercare di lasciare un’impronta positiva nei settori amministrati”. Non ha esitato a sottolineare, inoltre, come non era più sopportabile “avvertire il peso di una presenza che era diventata scomoda”. Ancora una volta il riferimento al Sindaco e alle necessità istituzionali si fa stringente: Roberto Materia “ha la necessità di portare avanti l’attività amministrativa e per farlo deve avere i numeri”. Se non ci sono, “qualcuno deve fare un sacrificio per tentare di ricompattare quella maggioranza, o pseudo tale, che questi numeri li garantisca”. Le dimissioni comunque non escludono la possibilità di contribuire ancora al bene della comunità, perché “la città si può supportare a prescindere dal posto in Giunta”. Il sacrificio fatto è definito “grande”, perché sembra che i frutti di “tanti semi collocati in questi anni” stavano per arrivare.
La serenità del Consiglio Comunale sembra dunque legata ad un rimpasto, ormai non più prorogabile, della Giunta Comunale. Nessun nome viene fatto, nessun riferimento diretto a partiti o movimenti politici o a schieramenti. Ma il nome che si sussurra tra le persone presenti è quello di Venerita Mirabile.
A chiusura dell’incontro, Ilenia Torre ha promesso di far arrivare agli organi di stampa e alle associazioni un documento puntuale sulle cose fatte: dalla riorganizzazione del contenzioso al piano di ridimensionamento scolastico, dalle attività culturali a favore delle Biblioteche e altre con l’arch. Andrea Cristelli ai regolamenti in ogni settore, dall’impegno sociale per le Pari Opportunità a quello che riguarda il randagismo e gli amici a quattro zampe.