Amam, “da zavorra a fornitore di servizi”: De Luca presenta la “sua” ricetta

Presenti il sindaco Cateno De Luca; l’assessore con delega alle Risorse Idriche Carlotta Previti; e per Amam, il presidente del CdA Salvo Puccio, insieme al consigliere Carlo Cerreti, e il direttore generale Claudio Cipollini; sono state illustrate, nel corso di una conferenza stampa oggi a Palazzo Zanca, le prospettive di sviluppo del servizio idrico integrato, delineate attraverso il programma triennale 2019-21, il piano degli investimenti, il nuovo statuto, la gestione dei servizi per l’ATI idrico, le nuove politiche di gestione del recupero crediti e i prossimi bandi per i fabbisogni di personale.

“Le aziende partecipate – ha evidenziato il sindaco De Luca – non sono zavorre o stipendifici, ma fornitori di servizi. Con AMAM abbiamo invertito questa visione illogica, sostituendola con una visione logica nella quale ogni tassello è stato messo al proprio posto. Ad AMAM abbiamo restituito la sua funzione e la sua missione, eliminando problematiche, strategie e contenziosi che avrebbero portato al fallimento. Ringrazio il presidente Puccio, il suo CdA e il direttore generale Cipollini, perché tutti insieme abbiamo fatto un lavoro di squadra e quindi sinergico tra amministratori, manager e professionisti, al di là delle origini e delle provenienze. Con AMAM siamo ripartiti da quanto accaduto nell’ottobre del 2015. Oggi ci sono strategie certe finalizzate al raggiungimento di obiettivi utili per la nostra collettività, perché il piano degli investimenti 2019-2021 prevede una ricerca di nuove fonti idriche e altri progetti ambiziosi ma alla portata di questa azienda, oggi rilanciata da azioni mirate e ben pianificate”.

“Il piano industriale – ha aggiunto l’assessore Previti – è stato riorganizzato e rifunzionalizzato in base alle risorse extra bilancio che sono state modificate, quindi i fondi Masterplan; sulla base della rimodulazione dei servizi è stata pensata anche una modifica relativa al piano strategico aziendale delle risorse umane che adesso verranno selezionate anche in funzione di futuri investimenti. Quindi un cambio di passo, un cambio di strategia gestionale, al fine soprattutto di orientare gli investimenti all’obiettivo h24 per tutti i messinesi, riducendo il carico di dipendenza dalla condotta di Fiumefreddo e cercando fonti idriche alternative sul territorio della città di Messina e soprattutto sui nostri versanti collinari”.

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