Messina perde ben sette posizioni nell’indagine 2018 sulla vivibilità delle province italiane, giunta alla 29° edizione. Solo le province di Enna e Caltanissetta fanno peggio di noi, che restiamo in Sicilia dietro Catania (prima tra le siciliane, seppure in bassa classifica), Palermo, Siracusa e Trapani.
Il 96 esimo posto di Messina, associato al 104 esimo di Reggio Calabria mostra in sintesi quanto sia penalizzata l’area dello Stretto, che resta tra le meno vivibili nell’indagine annuale del Sole 24 Ore.
Sei le aree tematiche per misurare la qualità della vita, partendo dalla misura di «Ricchezza e consumi» di province e città metropolitane d’Italia in cui spicca Milano, al vertice per la prima volta nella classifica generale e che spicca per pil pro capite e per ricchezza.
Il centro nord resta trainante anche per gli altri fattori come «Affari e lavoro», mentre le province italiane del Nord-Est primeggiano per qualità di «Ambiente e servizi» offerti alla popolazione: la regina, qui, è Trieste, forte di un mix tra spesa sociale, caratteristiche del territorio e servizi. Ad ottenere invece i migliori risultati nell’ambito «Giustizia e sicurezza» le province di Ferrara e Ravenna, dove ci sono i tribunali più rapidi.
Il Sud è spesso confinato alle ultime posizioni della classifica, ma recupera terreno nella categoria «Demografia e società»: Napoli è la città metropolitana più giovane d’Italia ed è seconda per tasso di Natalità insieme a Catania.
Non può mancare la cultura nella misurazione della qualità della vita offerta da un luogo: a trionfare, nell’area «Cultura e tempo libero»sono Rimini , Firenze e Roma. Ma le Marche confermano un’attrattività in crescita.
A festeggiare oggi i milanesi: il capoluogo lombardo ottiene infatti il suo primato, inedito , piazzandosi ben sette volte su 42 nei primi tre posti per le performance conseguite negli indicatori del benessere. E conquista così lo scettro di provincia più vivibile d’Italia, dopo averlo sfiorato per quattro volte, fermandosi al secondo posto nel 2003 e 2004 e poi nel 2015 e nel 2016.