“E’ un congresso che riguarda i cittadini: stiamo pensando a qualcosa di nuovo rispetto a quello in cui siamo stati abituati. Chi pensa ad un vecchio centrosinistra in una vecchia società politicizzata e immobile sbaglia. Quel 17% di zoccolo duro che nonostante i disastri ancora abbiamo è la base sulla quale costruire il nuovo partito”.
Così Davide Faraone, attuale Senatore della Repubblica ed ex Sottosegretario, lancia la sua candidatura alle primarie per la Segreteria regionale del Partito Democratico a Messina, presso l’hotel Royal. Davanti ad una sala gremita, Faraone ha al tavolo con sé il deputato nazionale Pietro Navarra, il parlamentare regionale Franco De Domenico, ed il leader messinese di Sicilia Futura Beppe Picciolo, successivamente raggiunti dal segretario provinciale del Pd Paolo Starvaggi (che ha preferito mantenere una posizione di neutralità in ragione del ruolo che riveste). A loro va il primo ringraziamento.
“Siamo qui per ricostruire un partito oggettivamente in crisi, quindi questa mobilitazione è motivo di orgoglio per il lavoro che hanno fatto Franco De Domenico, Pietro Navarra e Beppe Picciolo”, ha dichiarato l’ex sottosegretario, che immediatamente dopo ha affrontato il tema del governo nazionale. “Lega e Cinque stelle portano avanti le stesse politiche, le differenze sono di strategia e tattica: con questa opera di parcellizzazione federalista che stanno attuando non avremo più a che fare con uno Stato e una democrazia, ma con quello che la Lega porta avanti da tempo, e cioè altre donne e uomini sui quali scaricare frustrazioni”.