Gli effetti del decreto sicurezza firmato da Salvini, col suo carico di disumanità e di razzismo, arrivano anche a Messina dove la Prefettura ha revocato il bando di gara sulla procedura aperta, indetta il 27 marzo 2018, “per la conclusione di un accordo quadro per la gestione del servizio di accoglienza dei migranti richiedenti asilo – per il biennio 2018/2019”.
Ecco le parole in burocratese di una notizia che avrà come conseguenza l’impoverimento del sistema SPRAR con centinaia – e presto migliaia – di uomini, donne, ragazzi, bambine e bambini che fino a ieri erano legittimamente accolti in Italia e che ora finiscono per strada, senza un tetto, senza un letto, senza un progetto di inserimento nel tessuto sociale italiano.
“Una circostanza determinata dal fatto che il 24 luglio 2018 è stata diramata una direttiva da parte del ministro dell’interno, con la quale sono state preannunciate nuove linee guida per l’erogazione dei servizi di accoglienza per i richiedenti asilo. Di seguito con decreto del ministro dell’interno del 20 novembre 2018, è stato approvato il nuovo schema di capitolato di gara di appalto per la fornitura di beni e servizi relativi alla gestione e al funzionamento dei centri di prima accoglienza che ha rideterminato i servizi di prima accoglienza con la diversificazione di specifiche prestazioni a seconda delle singole tipologie di accoglienza e la conseguente rideterminazione dei corrispondenti importi delle basi d’asta. La precedente gara riguardava 1628 persone; nominati seggio e commissione di gara, erano stati ammessi undici operatori economici su tredici che avevano presentato offerta alla successiva fase di esame delle offerte tecniche. Questa fase non si è conclusa perché è stata pubblicata prima la direttiva e poi il decreto del ministro dell’interno con nuove linee guida per l’erogazione dei servizi di accoglienza per i richiedenti asilo. Da qui la revoca della gara”.