Sull’emendamento per bloccare l’erogazione di sussidi a chi inquina il M5S fa dietrofront. Mentre si svolge in Polonia la COP24, la Conferenza sul cambiamento climatico organizzata dalle Nazioni Unite, che si è data l’obiettivo primario di tagliare drasticamente le emissioni di anidride carbonica, viene bocciato in Commissione Bilancio l’ emendamento presentato da Riccardo Magi (radicale di +Europa) alla Legge di bilancio che prevedeva l’eliminazione dei sussidi dannosi all’ambiente.
In particolare l’emendamento chiedeva al ministero dell’Economia e delle finanze di concerto con il l’Ambiente di ridefinire le aliquote delle accise sul consumo finale di prodotti energetici per renderle proporzionati alle emissioni di gas serra medie relative al consumo di tali prodotti; per poi parametrare, dal 2020, il valore per unità di emissione delle accise dei prodotti energetici in misura pari al valore di mercato dei permessi ad emettere CO2 nell’ambito del sistema europeo ETS, destinando tali entrate al Fondo per la riduzione della pressione fiscale.
“Molti cittadini non sanno che oggi si usano più risorse delle loro tasse per aiutare le energie fossili di quante se ne usino per quelle rinnovabili e per la mobilità sostenibile messe insieme – dichiara Riccardo Magi – Prima dello scellerato patto di Governo, queste cose le diceva con noi anche il Movimento 5 Stelle, che appoggiò per esempio la campagna #menoinquinomenopago di Radicali.
Che fine ha fatto la loro stella ambientalista? Si è spenta insieme alla quella dello sviluppo sostenibile, una volta bandiera del Movimento ormai ridotto a serbatoio di voti di un governo chiaramente a trazione leghista?”